"C'è chi lo chiama solo Caldo, ma se lo cerchi negli stradari italiani o in Google non trovi nulla. Eppure esiste davvero un luogo verde davanti a un lago, alla fine di una dolce vallata, che per decine di migliaia di ragazzi o ex ragazzi di mezza Europa rappresenta il posto dei sogni, la vacanza più bella della vita, la meta estiva attesa con trepidazione.

Un pò campeggio e un pò Giochi Senza Frontiere, un pò laboratorio di mondialità e un pò Paese dei balocchi: tutto questo è il villaggio estivo internazionale SOS di Caldonazzo, amena località turistica che si affaccia sull'omonimo lago della Valsugana, a un tiro di schioppo da Trento.

Qui, a 450 metri d'altitudine, sorge quello che forse è il campo estivo per ragazzi più grande d'Italia: ogni anno, dal 1953, dentro questa struttura che si estende per 10 ettari, e in cui sono a disposizione 134 tende, 26 bungalow, 16 roulotte, campi sportivi e spiaggia, vengono ospitati nei mesi estivi 1.600 ragazzi di 16 Paesi diversi.....

In questi giorni qui al villaggio sono ospiti bambini tedeschi, austriaci, spagnoli, bielorussi e italiani; tutti con un'infanzia difficile alle spalle, accolti e salvati in una nuova famiglia, quella dei centri SOS. Ogni gruppo ha il suo bungalow riconoscibile dalla bandiera del Paese e dallo stemma della città appesi in bella mostra davanti all'ingresso, tra murales e manifesti variopinti.

C'è chi si è fatto quasi 2000 chilometri in pullman, dal Mar Baltico, impiegando 20 ore per arrivare a Caldonazzo. Sono i 42 ragazzi polacchi che con gli otto educatori che li accompagnano sono partiti dal Villaggio SOS di Karlino, cittadina del nord della Polonia per trascorrere qui tre settimane....

Qui al campo si sospendono compiti e lezioni scolastiche, ma viene dato ampio spazio alla creatività, alla vita in comune e allo sport. Si prouovono corresponsabilità e accoglienza del diverso.
Così mentre in spiaggia si disputano gare e corsi di nuoto sotto l'attento controllo di una squadra di salvataggio, sono allestiti sotto tende e gazebi laboratori multilingue di ogni tipo: dal Basten, il fai da te in cui si realizzano colane e foulard, allo studio Werkstatt in cui si lavora col legno e la creta. C'è il laboratorio per fabbricarsi un arco e quello in cui puoi suonare, recitare e imparare le arti circensi. Ospitata in un container c'è pure la redazione del giornalino del villaggio, Caldo Weekly, realizzato dagli stessi ospiti. E tutto questo favorisce, nel modo più spontaneo, il contatto con mentalità, usi e costumi diversi. ....

Sembra solo un gioco da ragazzi ma a Caldonazzo si fa sul serio per formare gli adulti di domani.

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