Sono numerose le sfide per il 2008 che AiBi ha lanciato nel proprio manifesto politico contro l'emergenza abbandono. Tra i temi affrontati spiccano la riforma dell'adozione internazionale, la regolamentazione del sostegno a distanza, il riconoscimento del privato sociale nella gestione dell'affido, l'adozione europea e la kafala, forma di accoglienza per i bambini abbandonati nei paesi islamici.
Per migliorare il sistema dell'adozione internazionale l'associazione snocciola una serie di proposte: la gratuità dell'adozione internazionale come presupposto indispensabile per garantire un'equità di trattamento alle famiglie che intendono adottare un bambino straniero. Oggi chi adotta un bambino straniero non gode delle stesse condizioni di chi è genitore naturale o di chi ha adottato un bambino italiano, anche se esistono misure di sostegno. Una famiglia adottiva deve sostenere costi molto onerosi, in media 10mila euro solo per le spese di procedura.
AiBi propone quindi la creazione di un Fondo annuale destinato all'adozione internazionale - altro da quello previsto da D.P.C.M del 28/06/2006 che prevede un rimborso delle spese non portate in deduzione - tramite il quale lo Stato versi agli Enti autorizzati le spese procedurali sostenuti dalle coppie. L'associazione chiede, inoltre, l'annullamento dei limiti di età del minore adottato per il godimento dell'astensione facoltativa dal lavoro, nonché l'equiparazione alla maternità biologica per il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro per un totale di 5 mesi.
Altro aspetto fondamentale per migliorare il sistema è, secondo AiBi, l'eliminazione dei Tribunali per i minorenni dall'iter per l'idoneità adottiva: non è necessario un organo di verifica e selezione delle coppie, anche considerato il fatto che oggi si avvicina al 100% la percentuale di ottenimento del decreto di idoneità alle aspiranti famiglia adottive. Per adottare sarebbe sufficiente l'accompagnamento dei Servizi sociali e degli Enti autorizzati, il cui ruolo di servizio pubblico è già stato riconosciuto dalla legge in vigore.