Il dibattito sull’innovazione sociale rende sempre più pressante l’esigenza di individuare una definizione condivisa del concetto, cercando di mantenere in equilibrio complessità e chiarezza. (Scopri di più su: RivistaImpresaSociale.it)
Comprendere cosa s’intende per “innovazione sociale” diventa, inoltre, sempre più necessario per uscire dalla frequente vaghezza e flessibilità di utilizzo del termine. Questo saggio cerca di affrontare la questione prendendo in rassegna quattro definizioni proposte da altrettanti approcci – tra i più rilevanti a livello internazionale – definiti approccio sistemico, pragmatico, manageriale e critico.

In secondo luogo, analizzando comparativamente tali definizioni, vengono individuate tre dimensioni trasversali al concetto di innovazione sociale: la capacità di introdurre un’innovazione, la capacità di rispondere a un bisogno sociale insoddisfatto e la capacità di trasformare le relazioni sociali alla base di quel bisogno.

Concentrandosi, in particolare, su quest’ultima dimensione, considerata più critica, il saggio introduce il concetto di generatività sociale e di approccio delle capacità sviluppato da Amartya Sen e Martha Nussbaum per indicare una possibile traiettoria attraverso cui meglio qualificare l’innovazione sociale.

La trasformazione delle relazioni sociali introdotta dall’innovazione sociale può, infatti, essere qualificata come “capacitante”, ossia in grado di attribuire, direttamente o indirettamente, delle capacità di azione alle fasce più svantaggiate della popolazione.

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