Nel 2016 il 70% delle nuove coop agroalimentari e il 60% di quelle che si dedicano ad attività sociali sono state costituite nelle regioni meridionali. (Scopri di più su:
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Sud e coop, feeling confermato anche nel 2016. Nelle regioni meridionali la nascita di cooperative negli ultimi 12 mesi ha fatto registrare dati superiori alla media nazionale. A trainare le iscrizioni all’Albo nazionale soprattutto quelle attive nell’agroalimentare e del sociale.
I rinnovati segnali di vitalità del movimento cooperativo nel Mezzogiorno, già evidenziati nel 2015 con la risalita del fatturato, del valore aggiunto e della produttività, trovano riflesso, anche nel 2016, in un timido recupero della dinamica occupazionale, sostenuto in particolare dalla cooperazione sociale. Lo scenario di riferimento resta, tuttavia, molto fragile.
Lo scorso anno, secondo i dati riportati dal Centro studi Confcooperative, sono nate 6mila cooperative, di queste il 47%, poco meno di 2mila 800, nel solo Mezzogiorno. Tra le nuove imprese mutualistiche il 70% di quelle agroalimentari e il 60% di quelle sociali sono attive nelle regioni meridionali.
Le indagini congiunturali sulle cooperative, condotte nel 2016, evidenziano la mancata risoluzione della problema dei ritardi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione e un nuovo irrigidimento dei criteri di concessione del credito da parte delle banche. In questo contesto la natalità si mantiene, comunque, più elevata, rispetto alle altre aree territoriali.
L’analisi sulle cooperative del Mezzogiorno, attive tra il 2009 e il 2015 conferma la tenuta del movimento cooperativo, nel periodo in esame, nelle aree meridionali del Paese. In particolare, sul fronte del valore della produzione, dopo il punto di minimo registrato nel 2009 in corrispondenza della prima fase recessiva, si segnala una variazione positiva pari al +16,4% nel 2015 rispetto al 2009. La dinamica mostra una significativa risalita della produzione nel 2015, dopo il deterioramento registrato nel 2014.
A livello settoriale, nel periodo in esame, si segnala un miglioramento dei conti economici nella cooperazione sociale e, seppure in misura meno evidente, anche di quella agricola. Di fatto, tra il 2009 e il 2015 le cooperative sociali attive del Mezzogiorno hanno registrato una accelerazione del valore della produzione e del valore aggiunto in tutte le annualità del periodo di analisi. Nel complesso, il valore aggiunto prodotto dalle cooperative sociali è cresciuto nel 2015 del +45,6% rispetto al 2009. Tra le cooperative agricole, nello stesso periodo, è aumentato del +23,3%. Indicazioni molto meno positive si rilevano, invece, negli altri settori.
In particolare, la cooperazione di abitazione registra una erosione di valore aggiunto che raggiunge il -70% nel 2015 rispetto al 2009. Mentre la cooperazione di produzione e lavoro, dopo il recupero del 2010, segnala, negli anni successivi, un progressivo riallineamento del valore aggiunto prodotto sul livello più basso registrato nel 2009, all’apice della prima fase recessiva.