L’urgenza di ricostruire: come il Centro Italia ferito dai terremoti dei mesi scorsi, tutto il Paese che tenta di riprendersi dalle crisi economiche e sociali ha bisogno di ricostruzione. Ed è proprio dal “ricostruire” che il Centro Nazionale per il Volontariato (Cnv) e la Fondazione Volontariato e Partecipazione (Fvp) lanciano la nuova edizione del Festival Italiano del Volontariato. L’appuntamento è a Lucca, a Palazzo Ducale e nelle piazze del centro, da venerdì 12 a domenica 14 maggio. (Scopri di più su
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“La proposta del tema per il prossimo Festival -spiega il presidente del Cnv Edoardo Patriarca- si polarizza attorno al concetto della ricostruzione. Siamo partiti dal collegamento più suggestivo, quello con la fase due del dopo sisma in Centro Italia, per poi estendere il concetto alla ricostruzione dei legami e delle relazioni che formano le comunità operose, i territori che tengono, le pratiche resilienti. Questo è il messaggio che lanceremo all’Italia”.
“Il volontariato -aggiunge Patriarca- è, in questo senso, un paradigma valoriale di ricostruzione del Paese: un modo di vivere la vita sociale, di dare un senso concreto alla democrazia. I volontari e le loro organizzazioni sono i protagonisti del Festival, ma la sua ottica inclusiva e contaminante declina storie ed esperienze diverse come emblemi per la ricostruzione del tessuto sociale. I protagonisti saranno ancora le organizzazioni del terzo settore: il Festival è un cantiere aperto alle proposte e iniziative di tutti coloro che vogliono farlo crescere”.
Quella del 2017 è la settima edizione del Festival Italiano del Volontariato: un evento nazionale che solo negli ultimi 4 anni, da quando si svolge nel centro storico di Lucca, ha superato le 100.000 presenze. Con i suoi innumerevoli eventi -convegni, laboratori, concerti, spettacoli- nel 2016 il Festival ha raggiunto 19.000 persone, coinvolgendo oltre 300 volontari. Più di 3000 sono state le persone che hanno seguito i convegni dedicati ai temi più importanti della vita civile e sociale del nostro Paese e 1000 gli studenti partecipanti ai laboratori e seminari organizzati per loro; centinaia i volontari protagonisti della Staffetta della Solidarietà, la marcia diventata uno dei simboli del Festival.
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