Si è parlato anche di Sostegno a distanza (SAD) a Cervia nel corso dei lavori de "I protagonisti dell'accoglienza": il SAD è per Aibi a tutti gli effetti una forma di accoglienza pe run bambino in difficoltà. Ne ha parlato Cristiano Campari, resposnsabile del settore Sostegno a distanza per Amici dei Bambini: nella sua esperienza di ex volontario espatriato in Brasile, ha potuto verificare da vicino cosa significhi, per un bambino, essere accompagnato a distanza da una famiglia.
Un bambino abbandonato è un bambino senza relazioni sane con persone adulte e soprattutto senza amore.
"L'adozione a distanza diventa quindi un prendersi la responsabilità per uno di questi bambini abbandonati. Responsabilità che non significa colpa ma significa il tentare di "promuovere" la vita di questo bambino - ha detto Campari - Il SAD diventa quindi una vera e propria relazione di "genitorialità", non legale non giuridica ma certaente "spirituale". Una forma di accoglienza che riesce ad essere molto vicina nonostante le distanze".
Per i figli "spirituali" è una vera iniezione di speranza: "Per la prima volta conoscono un adulto che li pensa, scrive loro e non vuole niente in cambio. Non riversa su di loro parole dure, violenze e frustrazioni - ha spiegato - Ad un certo punto hanno addirittura paura di "scoprirsi troppo", per non essere feriti: per fortuna questo non accade. Per i genitori spirituali con fede e immaginazione si arriva a rendere concreto e vicino un bambino lontano, che non conoscono, ma che è ben presente nel loro cuore".
Il Sostegno a distanza diventa così "una forma speciale di accogliere, senza nessuno che "ingombra il tuo spazio", niente di concreto su cui basarsi, su cui confortarci.. E ognuno dei sostenitori accoglie e diventa responsabile del proprio bambino a suo modo, come i genitori scelgono il modo di educare il proprio figlio.
Si arriva così a genitori spirituali che sostengono le spese universitarie di un ragazzo della Colombia per farle avere un futuro migliore - ha raccontato Campari - Oppure che, nonostante la pensione, si lavori una intera estate per regalare una gamba "nuova" alla propria bambina."
Tra i molti casi portati a esempio, anche quello di una coppia italo-marocchina di sostenitori che sono diventati famiglia, anche vicina, al loro "figlio" con i parenti rimasti in Marocco, tanto che lo vanno a trovare ogni settimana.
O ancora: un sostenitore è andato al matrimonio della figlia moldava come invitato speciale, accompagnando la giovane ragazza, sostenuta a distanza per anni, fino all'altare. "Per un padre sarebbe possibile perdere un momento così importante nella vita della propria figlia?"