Bonaccini: "rimettiamo in circolo la giustizia sociale". Due provvedimenti importanti sono stati varati dalla Giunta dell’Emilia Romagna: il reddito di solidarietà che è diventato legge e l’esenzione dal ticket sanitario per i disoccupati e chi è stato colpito dal terremoto. (Scopri di più su:
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Per entrambi i provvedimenti si intende così dare un sostegno concreto per persone e famiglie in gravi difficoltà economiche.
La legge per il contrasto alla povertà prevede lo stanziamento di 70 milioni per l'applicazione del Reddito di solidarietà di “cui 35 dalla Giunta regionale. Potrà essere richiesto da nuclei famigliari, anche unipersonali, con ISEE pari o inferiore a 3.000 euro, durerà un anno e bisognerà partecipare a progetti di impegno sociale o di inserimento lavorativo. Potrebbero essere 80.000 i cittadini ad averne diritto”. Entro 60 giorni ci sarà il regolamento attuativo ed è previsto fino a un massimo di 400 euro al mese per un anno.
Quindi al Reddito di solidarietà sono stati destinati 35 milioni di euro stanziati dalla Giunta regionale che si aggiungo ai 37 milioni che “lo Stato ha erogato all’Emilia-Romagna per il Sostegno all'inclusione attiva (Sia), misura attiva di contrasto alla povertà che la legge di Stabilità 2016 ha esteso a tutto il territorio nazionale e che il Res affiancherà e integrerà”.
Il Reddito di solidarietà regionale amplia però la platea dei potenziali fruitori: nel Sia, infatti, si richiede la presenza all'interno del nucleo familiare di un minore, o di un figlio disabile, o di una donna in stato di gravidanza, condizioni non richieste dal Res, destinato a qualsiasi tipo di nucleo familiare, anche composto da una sola persona, per rispetto del principio universalistico.
“Non dimenticare nessuno, - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - guardare a chi ha più bisogno anche solo per aiutarlo a uscire da un periodo di difficoltà: credo che oggi la nostra comunità regionale abbia un’ulteriore, importante ragione per sentirsi orgogliosa e coesa. Con l’istituzione del Reddito di solidarietà centriamo uno dei principali obiettivi e diamo seguito a un altro degli impegni prioritari che avevamo preso, per rimettere in circolo quella giustizia sociale e redistributiva che gli anni della recessione hanno fortemente indebolito, anche in Emilia-Romagna. Stiamo cercando di coniugare sviluppo ed equità, creando occupazione e crescita, come dimostrano gli ultimi dati economici che ci pongono ai vertici nazionali, ma allo stesso tempo investiamo fortemente nella sanità, rinnovando spazi e strutture, strumenti di diagnosi e cura e assumendo oltre 2.500 professionisti e operatori, e nel welfare, e penso ai 30 milioni di euro sbloccati pochi giorni fa per garantire la continuità dei servizi sociali nei territori, aiutare gli inquilini morosi e favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche. Investimenti che mettiamo in campo pur in un quadro di finanza pubblica difficile, grazie ai tagli ai costi della politica che abbiamo fatto, alla riorganizzazione interna e ai risparmi attuati con la centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione. Una razionalizzazione della spesa che ci ha permesso anche di stanziare i 35 milioni di euro per il Reddito di solidarietà, portando a 72 milioni le risorse complessive disponibili. Uno strumento per contrastare l’emarginazione sociale e recuperare alla piena cittadinanza fasce di popolazione che altrimenti rischiano di vivere ai margini della società, un rischio - afferma ancora Bonaccini- che vogliamo fare di tutto per scongiurare”.
Inoltre è stato varato anche un provvedimento per l’esenzione dal ticket e dai farmaci gratuiti per chi ha perso il lavoro e per i cittadini colpiti dal sisma.
Pertanto sono state prorogate fino al 31 dicembre 2017 le misure “a sostegno dei lavoratori colpiti dalla crisi (e di altre fasce deboli della popolazione) per l’accesso alle prestazioni sanitarie, e per le popolazioni interessate dal sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012”.
Le misure riguardano i lavoratori che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà, e i familiari a loro carico. Il provvedimento riguarda anche l’assistenza farmaceutica per i nuclei familiari emiliano-romagnoli in situazioni di estremo disagio sociale, individuati o in carico ai Servizi sociali dei Comuni. A queste famiglie è garantita “la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, ovvero i farmaci distribuiti dalle farmacie delle stesse Aziende sanitarie. L’impegno della Regione per il mancato introito da ticket fino al 31 dicembre 2017 è stimato in 1 milione e 600mila euro”.
Per quanto riguarda invece le misure per le popolazioni colpite dal sisma Sisma 2012: “la Giunta ha prorogato il diritto all’esenzione dal ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate), per l’assistenza termale e l’assistenza farmaceutica relativamente ai farmaci di fascia A nonché ai farmaci in fascia C, compresi nei Prontuari Aziendali e in distribuzione diretta (con modalità definite dalle singole Aziende Usl). Il diritto all’esenzione si applica alle persone residenti nei Comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal terremoto, che si trovano in situazioni di particolare disagio in seguito all’ordinanza del sindaco di inagibilità/sgombero del proprio luogo di abitazione, studio professionale o azienda; e ai componenti del nucleo anagrafico o, comunque, ai parenti di primo grado di persone decedute a causa del sisma. Le esenzioni vengono applicate anche ai lavoratori dipendenti dalle aziende che operano nelle zone colpite, anche se non residenti nei Comuni terremotati. L’impegno della Regione per il mancato introito del ticket fino al 31 dicembre 2017 è stimato in 600mila euro”.