La mia prima volta è stato in una Cooperativa Sociale bresciana, a contatto con l’altro diverso da me. Si può dire che sia cresciuta nell’ambito della cooperazione sociale, professionalmente e, soprattutto, umanamente.
La prima volta è stato un pugno allo stomaco. Chi non conosce la disabilità, non ne ha famigliarità, ne è travolto. Anna pranzava con una sveglia sul tavolo al mio fianco ed un casco protettivo in testa, ogni 5 minuti la sveglia suonava lei la spegneva e via così per tutto il pranzo, dondolandosi avanti ed indietro. Paolo ti abbracciava con tale entusiasmo da arrivarti all’anima. Lorenzo passava il tempo ad urlare. Voci, volti, sguardi, odori, emozioni, ricordi, vita vissuta.
Con il tempo, sono passati 13 anni, ho capito che ogni volta è la prima volta.