Una tavola rotonda internazionale su realtà sconosciute dell'abbandono minorile. Non solo nei paesi in via di sviluppo, come il Brasile, ma in quelli più ricchi, gli Stati Uniti. Se ne è parlato a Cervia dove è in corso l'annuale Settimana di studi e formazione di AiBi - Amici dei Bambini: esperti dell'adozione internazionale americani e brasiliani si sono confrontati con il movimento di famiglie affidatarie e adottive, il cui obiettivo è delineare strategie adeguate a contrastare e affrontare l'abbandono.

Kevin Cohen, presidente e fondatore dell'associazione Adoption Annex di New York, ha illustrato la realtà dell'infanzia nello Stato di New York, dove l'abbandono è spirale continua di esclusione sociale per migliaia di minori.
Negli Stati Uniti ogni anno circa 700mila minori vivono sotto protezione statale, trascorrendo almeno un mese in una famiglia affidataria (foster care family); 114 mila bambini e adolescenti sono dichiarati in stato di abbandono, di cui poco più di 20mila vengono adottati mentre un numero imprecisato di neonati passa direttamente in "adozione privata" - riconosciuta come adozione nazionale family to family - ovvero da madre naturale a famiglia adottiva.

Tra gli argomenti di discussione, anche quello relativo all'"adozione aperta", molto diffusa negli Stati Uniti che in qualche modo richiama l'"adozione mite" in via di sperimentazione in Italia: una forma di protezione del minore che consente di mantenere la relazione tra famiglia naturale del minore e famiglia adottiva. Un modo che negli Stati Uniti è stato promosso da una parte degli addetti ai lavori come forma di sostegno e accompagnamento delle madri in difficoltà che decidono di donare un futuro migliore ai propri figli pur sapendo di non essere in grado di crescerli.

"Il caso degli Stati Uniti è emblematico - spiega Marco Griffini, presidente di AiBi - Amici dei Bambini - e dimostra che l'abbandono non si risolve con il denaro o l'assistenza ma con una serie di interventi che vedono nella famiglia e nelle associazioni familiari le uniche risorse per i minori abbandonati. Queste esperienze ci fanno pensare che forse occorre trovare anche in Italia una terza via giuridica tra affido e adozione".

A questo proposito l'esperienza brasiliana presentata da Maria Antonieta Pisano Motta, psicologa e coordinatrice volontaria del Gruppo di appoggio all'adozione di San Paolo, ha offerto una ulteriore prospettiva sulla tutela dei minori abbandonati: un progetto pilota che cerca di spezzare la rete delle adozioni illegali dove il neonato viene consegnato direttamente dalla madre alla famiglia adottiva, che va contro quanto previsto dalla legge brasiliana. Il progetto, sostenuto da una campagna di sensibilizzazione, mira a responsabilizzare tutte le parti coinvolte (madre naturale, famiglia adottiva, intermediari, addetti ai lavori).

In Brasile, solo a San Paolo, ogni giorno vengono abbandonati 2 bambini, mentre in tutto il paese oltre 20mila minori sono ufficialmente registrati negli istituti (il 63% è di colore e proviene da classi povere). Nei primi tre mesi del 2007, sono stati abbandonati negli istituti di San Paolo 202 bambini, alcuni dei quali con meno di 72 ore di vita.

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