Fianco a fianco il generale Del Sette e don Ciotti. Una collaboraziobne per l'antimafia del fare e del sapere. (Scopri di più su: Avvenire.it)
  • Antonio Maria Mira
«Questo è un accordo di collaborazione per essere sempre più dalla parte dei deboli, a sostegno dei reali bisogni della gente», dice il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette. «È una grande responsabilità. È il "morso del più", un più insieme», risponde don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Parole per spiegare un’iniziativa importante.

È la firma, in una grande sala del Comando generale, del Protocollo d’intesa e di collaborazione tra l’Arma e Libera, attraverso due nodi centrali: "l’antimafia del fare" e quella "del sapere". E che si realizzerà soprattutto sui territori, tra le 4.573 stazioni dei carabinieri e i 280 presidi dell’associazione. «La lotta alle mafie, come diceva Falcone, è un problema di legalità ma anche di civiltà. Ma servono continuità, condivisione, corresponsabilità», sottolinea don Luigi. È quel "noi" più volte sottolineato dal generale e dal sacerdote. «Ci aiuterà a sostenerci a vicenda – conferma Del Sette – soprattutto nelle iniziative educative».

Scopo dell’accordo è promuovere attività comuni per diffondere, soprattutto tra i giovani e nelle scuole, la cultura della legalità e contrastare in modo sinergico le mafie. Una cooperazione che prevede la vicinanza alle vittime di reato e la sicurezza dei beni confiscati. "Antimafia del fare" come contrasto diretto alle mafie, in particolare nei settori ambientale e sanitario. L’Arma, con le proprie articolazioni territoriali e i Reparti Speciali, in special modo il neo-costituito Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare (alla firma era presente l’ex comandante del Cfs, Cesare Patrone) e il Comando per la tutela della Salute, interverrà in modo tempestivo per verificare e approfondire le criticità che verranno segnalate dalla rete di Libera.

"L’antimafia del sapere" significa invece approfondire insieme le tematiche della lotta alle mafie e dell’aggressione ai patrimoni illeciti, perché la conoscenza costituisce la base per un’efficace azione di contrasto. L’Arma coinvolgerà nel progetto gli Istituti di formazione, mentre Libera renderà disponibili i propri operatori per scambi di esperienze e conoscenze.

Prevista anche la partnership con il Centro Sportivo, che parteciperà con gli atleti di punta alle iniziative organizzate da Libera per promuovere fra gli studenti i valori della solidarietà e dell’impegno. Infine, una stretta collaborazione per mantenere vivo il ricordo di coloro che si sono sacrificati nella lotta alle mafie e, in particolare, per la celebrazione della "Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie" promossa da Libera ogni 21 marzo.

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