Mentre le violenze continuano ad aumentare in tutta la Siria, il numero di bambini che vivono sotto assedio è raddoppiato in meno di un anno. Quasi 500.000 bambini ora vivono in 16 aree assediate in tutto il paese, quasi completamente tagliati fuori dagli aiuti umanitari e dai servizi di base. (Scopri di più su:
Unicef.it)
«Per milioni di esseri umani in Siria, la vita è diventata un incubo senza fine - in particolare per le centinaia di migliaia di bambini che vivono sotto assedio. I bambini vengono uccisi e feriti, hanno troppa paura di andare a scuola o anche giocare, sopravvivono con poco cibo e quasi nessuna medicina» ha detto Anthony Lake, Direttore generale dell'UNICEF. «Questo non è un modo di vivere - e troppi stanno morendo.»
Alcune di queste comunità hanno ricevuto poco o nessun aiuto in quasi due anni. Nella sola Aleppo Est l'UNICEF stima che siano 100.000 i bambini che vivono in zone sotto assedio.
In assenza di spazi sicuri, i bambini utilizzano parchi giochi, aule e ambulatori sotterranei per continuare a giocare, studiare e, quando occorre, ricevere cure mediche.
In una zona assediata, un gruppo di volontari guidato da uno studente del quarto anno di Architettura ha costruito un'area giochi sotterranea, collegando con un sistema di tunnel gli scantinati di due edifici. Circa 200 bambini utilizzano ogni giorno questo spazio per giocare in sicurezza.
In un'altra zona assediata, una scuola sotterranea offre a 50 studentesse la possibilità di continuare a studiare.
Mentre il conflitto si avvicina al suo 6° anno, l'UNICEF rinnova il suo appello a tutte le parti in lotta affinché sia tolto l'assedio a tutte le zone della Siria e sia consentito un accesso immediato, incondizionato e continuo agli operatori umanitari in tutte le aree del paese.
- Scarica il rapporto sull'azione umanitaria dell'UNICEF in Siria (Aggiornamento al 28 ottobre 2016)