Alla Cop22 Unfccc, il mondo unito prende una strada diversa da Donald Trump. Alla 22esima Conferenza della parti dell’United Nations Framework convention on climate change (Cp22 Unfccc), conclusasi venerdì Marrakech, è stata palpabile la preoccupazione per l’arrivo di un dichiarato scettico climatico con me Donald Trump alla Casa Bianca e, probabilmente anche per questo, la dichiarazione finale non si è fatta aspettare come nelle Cop precedenti. (Scopri di più su: GreenReport.it)
Nella Proclamation d’Action de Marrakech, letta in seduta plenaria, i Capi di stato e di governo e le delegazioni di tutto il mondo indicano la svolta verso una nuova era di attuazione e di azione sui cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile sulla base della Proclamation d’Action de Marrakech.
Si tratta di una chiara risposta unitaria alle minacce del presidente eletto statunitense Donald Trump di uscire dall’Accordo di Parigi e di interrompere i finanziamenti climatici.
L’Unfccc sottolinea che «La Proclamation consacra l’irreprimibile dinamica mondiale dell’azione sui cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile di governi, imprese, investitori, governi infranazionali e città. Chiama ad un più alto impegno politico per trarre vantaggio da questo slancio in modo che l’azione climatica possa sostenere pienamente la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile a beneficio delle popolazioni e del pianeta».
Ecco cosa dice la Proclamation d’Action de Marrakech – Marrakech Action proclamation per il nostro clima e lo sviluppo sostenibile:
- Noi, capi di stato, di governo e le delegazioni, si sono riuniti a Marrakech, in terra africana, per l’High-Level Segment della 22esima sessione della Conferenza della parti dell’United Nations framework convention on climate change, la 12esima sessione della Conferenza delle parti che funge da riunione delle parti del protocollo di Kyoto e la prima sessione della Conferenza delle parti che funge da meeting delle parti dell’Accordo di Parigi, su gentile invito di sua Maestà il re del Marocco, Mohammed VI, presenta questa proclamazione per segnalare la svolta verso una nuova era di implementazione e di azione sul clima e lo sviluppo sostenibile.
Il nostro clima si sta riscaldando a un ritmo allarmante e senza precedenti e abbiamo il compito imprescindibile di rispondere.
Accogliamo con favore l’Accordo di Parigi, adottato ai sensi della Convenzione, la sua rapida entrata in vigore, con i suoi ambiziosi obiettivi, la sua natura inclusiva e la sua riflessione sull’equità e le responsabilità comuni ma differenziate e le rispettive capacità, alla luce delle diverse situazioni nazionali, e affermiamo il nostro impegno per la sua piena attuazione.
Infatti, quest’anno, abbiamo assistito a uno straordinario slancio sui cambiamenti climatici a livello mondiale, e in molte sedi multilaterali. Questo slancio è irreversibile: è stata guidato non solo dai governi, ma dalla scienza, dalle imprese e da un’azione globale di ogni tipo e a tutti i livelli.
Il nostro compito è ora quello di costruire rapidamente su questo momentum, tutti insieme, andando avanti di proposito per ridurre le emissioni di gas serra e per favorire gli sforzi di adattamento, andando in tal modo a beneficio e sostenendo la 2030 Agenda for Sustainable Development ed i suoi Sustainable Development Goals.
Chiediamo il massimo impegno politico per combattere il cambiamento climatico, come una urgente questione di priorità.
Chiediamo una forte solidarietà con i Paesi più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici, e sottolineiamo la necessità di sostenere gli sforzi volti a migliorare la loro capacità di adattamento, rafforzare la resilienza e ridurre la vulnerabilità.
Chiediamo a tutte le Parti di rafforzare e sostenere gli sforzi per eradicare la povertà, garantire la sicurezza alimentare e di intraprendere azioni severe per affrontare le sfide del cambiamento climatico in agricoltura.
Chiediamo urgentemente di aumentare l’ambizione e il rafforzamento della cooperazione tra di noi per chiudere il divario tra le attuali traiettorie delle emissioni e il percorso necessario per raggiungere gli obiettivi lungo termine delle temperature dell’accordo di Parigi.
Chiediamo un aumento del volume, del flusso e dell’accesso ai finanziamenti per progetti climatici, accanto a un aumento della capacità e della tecnologia, anche da parte dei Paesi sviluppati ai Paesi in via di sviluppo.
Noi, le Developed Country Parties riaffermiamo il nostro obiettivo per la mobilitazione di 100 miliardi di dollari Usa.
Noi, all’unanimità, chiediamo un’ulteriore azione e sostegno per il clima, con largo anticipo rispetto al 2020, tenendo conto delle esigenze specifiche e delle circostanze particolari dei Paesi in via di sviluppo, dei Paesi meno sviluppati e di quelli particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dei cambiamenti climatici.
Noi che siamo Parti del protocollo di Kyoto incoraggiamo la ratifica dell’emendamento di Doha.
Noi, insieme, chiediamo a tutti gli attori non statali di unirsi a noi per un’azione e mobilitazione immediata e ambiziosa,, basandosi sui loro successi importanti, notando le numerose iniziative e la stessa Marrakech Partnership for Global Climate Action, lanciata a Marrakech.
La transizione nelle nostre economie, necessaria per soddisfare gli obiettivi dell’accordo di Parigi, offre una notevole opportunità positiva per una maggiore prosperità e per lo sviluppo sostenibile.
La Conferenza di Marrakech segna un importante punto di svolta nel nostro impegno per unire tutta la comunità internazionale per affrontare una delle più grandi sfide del nostro tempo.
Ora, mentre ci rivolgiamo verso l’attuazione e l’azione, ribadiamo la nostra volontà di ispirare la solidarietà, la speranza e la possibilità per le generazioni attuali e future -.