Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha pubblicato un bando per la gestione di alcuni siti del patrimonio culturale italiano ad associazioni no profit. La Direzione Generale Musei intende affidare i siti ad associazioni che vogliano valorizzare gli immobili a fini culturali e turistici con canoni d’affitto simbolici. (Scopri di più su: FederCulture.it)

La concessione d’uso dei beni immobili del demanio culturale è finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la corretta conservazione, l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione.

Sono tredici i siti attualmente chiusi o poco valorizzati che figurano nell’elenco dei beni destinati al bando: Chiesa di San Pietro ad Oratorium – Capestrano (AQ); Chiesa di San Barbaziano – Bologna; Castello di Canossa e Museo nazionale “Naborre Campanini” – Canossa (RE); Villa Giustiniani- Bassano Romano (VT); Certosa di Trisulti – Collepardo (FR); Abbazia di Santa Maria di Vezzolano – Albugnano (AT); Castello di Moncalieri – Moncalieri (TO); Abbazia di Soffena – Castelfranco di Sopra – Piandiscò (AR); Eremo di San Leonardo al Lago – Monteriggioni (SI) –; Villa Brandi – Vignano (SI); Villa del Colle del Cardinale – Perugia; Castello Bufalini – San Giustino (PG); Villa del Bene -Dolcé (VR) – Loc. Volargne.

La concessione d’uso è finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la corretta conservazione, l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione. Possono partecipare al bando le fondazioni e le associazioni senza scopo di lucro con almeno cinque anni di esperienza nel settore della tutela e della valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

La selezione verrà affidata ad una commissione ministeriale che valuterà il progetto presentato, il prezzo proposto per il biglietto e la sostenibilità del piano economico. Dal canone di locazione saranno inoltre detratte le spese per il restauro sostenute dal concessionario.

La durata della concessione può durare da 6 a 10 anni, è escluso il rinnovo automatico ed è prevista la risoluzione in caso di inosservanza delle prescrizioni e del programma presentato.
  • Le informazioni relative alla procedura del bando, agli immobili e il relativo canone annuale a base d’asta sono indicati nell’Allegato 1 scaricabile sul sito del Ministero insieme alla documentazione catastale, grafica e descrittiva di ciascun immobile.

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