Roma, 27 agosto 2007 - Ci sono medici che operano sotto le telecamere e altri che lo fanno sotto le bombe. Le fiction che narrano le gesta di medici "in prima linea" o "in famiglia" appassionano milioni di Italiani, eppure la realtà è spesso capace di superare la finzione.
Questo il messaggio su cui Medici Senza Frontiere (MSF) - la più grande organizzazione umanitaria di soccorso medico al mondo, insignita nel 1999 del Premio Nobel per la Pace - vuole far riflettere con la nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che apparirà in questi giorni su settimanali, radio e tv.
La campagna - realizzata per MSF dall'agenzia pubblicitaria Lowe Pirella -vede lo straordinario ritorno di Fiorella Pierobon sul piccolo schermo ad annunciare, quasi si trattasse di una delle fiction sui medici tanto amate dal pubblico, un programma inedito fatto di storie vere che vanno in onda ogni giorno, in ogni angolo del mondo.
"Storie di guerre, carestie, malattie, ma anche storie di uomini e donne che si impegnano per una causa, storie di pazienti che ce la fanno. In luoghi dove le telecamere quasi mai arrivano, MSF ha attivato 380 programmi che coinvolgono oltre 2.200 volontari, protagonisti in circa 70 Paesi. In un anno i Medici Senza Frontiere prestano cure mediche a oltre 10milioni di persone, effettuano più di 75mila interventi chirurgici, aiutano a nascere oltre 90mila bambini e vaccinano un milione di persone" - spiega Sergio Cecchini, Direttore della Comunicazione di Medici Senza Frontiere Italia -. "Usando un linguaggio volutamente caricato e a tratti iperbolico, con chiari riferimenti al genere dell'infotainment e a quella tendenza sempre più in voga di mescolare informazione e intrattenimento, vogliamo far capire che spesso la realtà supera la finzione e che- almeno ogni tanto - si può scegliere di appassionarsi anche a storie vere di medici veri e pazienti veri - e dare anche il proprio contributo per un lieto fine, vero e reale".
Se con la campagna video vengono annunciate le nuove puntate di "Medici Senza Frontiere", con immagini dall'Angola, dal Libano, passando per Haiti; con quella stampa, avvalendosi delle fotografie di Francesco Zizola, fotografo italiano vincitore di sette World Press Photo e Espen Rasmussen, fotografo norvegese neo vincitore anche lui del World Press Photo, viene fermata la realtà di un istante che i nostri operatori e le persone che assistiamo vivono quotidianamente.
"Ho aderito immediatamente con estremo piacere alla richiesta fattami da MSF: è un onore per me poter contribuire al successo di una campagna simile" - racconta Fiorella Pierobon - "Ho trovato vincente l'idea di contrapporre la fiction televisiva fatta di lustrini con la realtà quotidiana di migliaia di medici e volontari che realmente, in ogni parte del pianeta, ogni giorno si impegnano, con i pochi mezzi a disposizione, a sconfiggere malattie e a rendere più vivibile la vita di milioni di persone. Hanno bisogno di tutti noi. Aiutiamoli".
Per MSF è doveroso ringraziare tutto il team della Lowe Pirella per la professionalità, la passione e la creatività con la quale hanno ideato e dato vita a questa campagna. Un ringraziamento particolare va a Fiorella Pierobon, che da subito ha accettato di partecipare a titolo gratuito alla nostra campagna e di essere "tornata" in televisione per annunciare il nostro messaggio, a Francesco Zizola ed Espen Rasmussen per averci concesso l'uso gratuito delle loro fotografie.
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Medici Senza Frontiere
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