Non con i miei soldi, l’iniziativa nata dall’impegno dei soci e delle socie di Banca Etica per raccontare la crisi provocata da un sistema finanziario avido e fuori controllo e per promuovere la finanza etica, diventa un libro edito da Altreconomia. (Scopri di più su: NonConIMieiSoldi.org)

L’obiettivo di questo libro, acquistabile online e dal 16 giugno nelle librerie, è educare (criticamente) alla finanza, spiegare con parole semplici le relazioni tra i nostri soldi e la speculazione finanziaria, far sapere che non tutte le banche sono uguali e che tutti possiamo dire “Non i miei soldi!”.

I capitoli del libro sono organizzati come una “scuola” – di ogni ordine e grado – dove si fa insieme teoria e pratica, condotti per mano degli esperti della rete di Banca Etica e con a disposizione un glossario delle “parole chiave” della finanza.
Partendo dall’asilo nido con “l’ABC della finanza”, dopo un’“ora di speculazione” e una gita scolastica nei “paradisi fiscali”, si arriva fino al al master in Finanza Etica, che spiega come mettere i soldi al servizio delle persone e dell’ambiente.

Alle “elementari” scopriamo che i nostri soldi in banca non dormono, ma possono finanziare il commercio di armi o progetti devastanti per l’ambiente. Alle “medie” la lezione riguarda la finanza globale – un gioco dove il banco vince sempre -, la speculazione e i suoi azzardi (derivati e non solo) e le bolle finanziarie. Al “liceo” invece si studia la storia della crisi e quanto è costato a noi cittadini il salvataggio delle banche. All’“università” si elabora un piano di studi alternativo per agire dal basso e cambiare la finanza, con esempi virtuosi di finanza etica e di investimenti “puliti”.

Le “lezioni” sono coinvolgenti e spiegate con un linguaggio chiaro sono state curate da Andrea Baranes (presidente della Fondazio­ne Culturale Responsabilità Etica), Ugo Biggeri (presidente di Banca popolare Etica), Andrea Tracanzan (responsabile dell’Ufficio Comunicazione di Banca popolare Etica), Claudia Vago (campagna “Non con i miei soldi!”).

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