"La drammatica emergenza di questi giorni e la gravità degli eventi ancora in corso impongono un serio ripensamento sulle attività di prevenzione e intervento nella gestione degli incendi boschivi.
L'urgenza di disincentivare l'incendio-business rimane la priorità assoluta, ma sono ancora molteplici le pratiche da mettere al più presto in atto." Daniel Noviello, coordinatore nazionale della Protezione Civile di Legambiente commenta così i roghi che stanno devastando da Nord a Sud l'Italia.
Potenziare l'azione dei Prefetti per accelerare la realizzazione del catasto, stipulare patti con enti, aziende e comunità per incentivare la salvaguardia del territorio, disinnescare il business dei roghi: queste alcune delle proposte ribadite da Legambiente.
"Il ritardo dei comuni nella realizzazione del catasto delle aree percorse dal fuoco - spiega Noviello - rappresenta il problema prioritario da risolvere potenziando l'azione dei Prefetti nell'imporre i vincoli di legge a tutte le amministrazioni inadempienti. Fondamentale, inoltre, stipulare dei Patti di salvaguardia ambientale con gli enti, le aziende agricole, le comunità montane, gli allevatori e gli agricoltori che operano nei boschi, incentivandoli ad adottare porzioni di territorio anche attraverso un contributo economico per chi riesce ad evitare il sorgere di incendi. Patti da estendere anche agli operatori turistici che avrebbero tutto l'interesse a controllare il proprio territorio per evitare danni al turismo e alle economie locali."
Rendere protagonisti i soggetti che operano nel territorio vuol dire anche dotare i comuni e gli enti parco di maggiori strumenti e risorse per prevenire i roghi, quali ad esempio sistemi di avvistamento, spegnimento e manutenzione. In questo senso anche attività nazionali di educazione ambientale potrebbero realmente riuscire a rendere più attiva e sensibile la popolazione nel rispetto e nella tutela del territorio. C'è, inoltre, l'assoluta urgenza di disinnescare la connessione tra possibilità di impiego e emergenza incendi, vietando in modo assoluto le assunzioni stagionali connesse allo spegnimento dei roghi e, non ultima, la necessità di interrompere il circolo vizioso che lega le ecomafie ai finanziamenti per il rimboschimento.
L'Ufficio Stampa