(ANSA) - GINEVRA, 3 FEB - Dopo lo tsunami, l'onda dei farmaci inutili ha travolto i Paesi asiatici: e' il rovescio della medaglia della generosita', ha deplorato l'associazione 'Farmacisti senza frontiere' (Psf) che ha tentato di limitare i danni dell'ondata di sciroppi, pasticche e pillole inappropriati abbattutasi sui Paesi sinistrati dal maremoto del 26 dicembre scorso. Il fenomeno dei farmaci non richiesti causa infatti un doppio spreco: adesso tempo e denaro dovranno essere investiti per smaltire la montagna di medicinali inutili, ammonisce l'organizzazione. "Tonnellate di medicine di ogni marca, giunti da ogni Paese, con foglietti illustrativi scritti in lingue sconosciute dal personale medico locale e con date di scadenza troppo brevi si stanno accumulando in modo anarchico nei depositi e finanche nelle abitazioni", ha stigmatizzato 'Farmacisti senza frontiere' in un comunicato. A Banda Aceh - la citta' indonesiana nella zona maggiormente devastata dallo tsumani - "un deposito delle dimensioni di uno stadio non basterebbe ad ospitare le donazioni abbandonate perche' inutili". Inoltre - sottolinea l'associazione umanitaria senza poter ancora fornire dati sull'entita' del fenomeno - i farmaci continuano a giungere ed "i governi dei Paesi sinistrati non osano rifiutarli temendo di offendere i donatori". Allertata da farmacisti thailandesi gia' il primo gennaio, l'associazione Psf e' riuscita a bloccare progetti per la colletta e l'invio di medicinali inappropriati, mentre il personale inviato nella regione ha svolto il ruolo di "netturbino". Si tratta di smistare i medicinali perituri ed i preparati senza uso da eliminare ed i farmaci da immagazzinare. "Sappiamo che il prezzo della distruzione sara' di circa quattro dollari al chilo", ha spiegato Gisleine Soulier, responsabile della comunicazione di Psf citata dalla stampa svizzera che ha condotto un'inchiesta. Andrea Isenegger della sezione elvetica di 'Farmacisti senza frontiere' ha raccontato di aver visto giungere in Sri Lanka "neurolettici e antidepressivi. Non dico che si tratta di medicine inappropriate, ma sono sostanze che non possono essere distribuite senza un accurato controllo". Eloquente anche la testimonianza di Graziella Godain, di 'Medici senza frontiere'. "Non ho una visione globale, ma a Colombo la situazione e' da incubo. Quando e' giunto il materiale per le trasfusioni richiesto, ci hanno detto di tenerlo perche' gli ospedali erano invasi da altri medicinali". In generale, molti aiuti sono giunti prima della valutazione dei bisogni ed e' successo che farmaci necessari siano stati bloccati alla dogana per mancanza di spazio. Per Psf le ripercussioni non sono da trascurare: "Perche' - interroga - sono stati inviate tonnellate di medicinali di marca proprio in Asia del Sud est, ragione che produce buona parte dei farmaci generici impiegati nei programmi umanitari?". In tali condizioni, questi aiuti - secondo Psf - minacciano l'economia locale. Anche se molta dell'assistenza giunta in Asia e' stata utile, 'Farmacisti senza frontiere' e' molto critica. Troppo spesso il "bisogno di agire dei donatori ha prevalso sui bisogni reali dei Paesi sinistrati', afferma. Eppure, esistono in materia chiare regole stabilite dall'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), e non e' la prima volta che il fenomeno dei farmaci inutili si verifica. Ad esempio, la meta' dei medicinali inviati in Bosnia durante la guerra - ovvero circa 17 mila tonnellate - era inutilizzabile. La fattura per le operazioni di vaglio e distruzione e' stata di circa 34 milioni di dollari. Lo stesso fenomeno si e' ripetuto in Kosovo nel 1999. Il terremoto ed il maremoto che hanno colpito numerosi Paesi dell'Oceano indiano hanno causato oltre 200mila morti, mezzo milione di feriti, sfollati e senzatetto. Di fronte alle dimensioni della tragedia, lo slancio di generosita' della comunita' internazionale - governi, ma anche settore privato, individui ed associazioni - e' stato senza precedenti ed e' spesso citato come esempio per far fronte ad altre crisi e sfide. (ANSA). Farmacia.it, 4 febbraio 2005

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