In questo momento di riconfigurazione sociale e della sua governance, la necessità di non perdere o di ritrovare la rotta del successo ci impone di riposizionarci in maniera certa in questo sistema fluido nuovissimo.
Il gate da attraversare per questa avventura introduce ad un caleidoscopio di emozioni spiazzanti e di difficile decodifica per le quali si rende necessario un kit procedurale che come strumento necessario per riavviare il motore del proprio successo.
Con una analisi/studio chiara e pragmatica, il libro di Walter Mischel, offre uno strumento efficace per individuare le linee guida e le istruzioni procedurali indispensabili per ri-attivare e padroneggiare passo dopo passo l’auto controllo che ci rende capitani del nostro destino.
Per Walter Mischel, l’ingrediente essenziale del successo è proprio l’autocontrollo, necessario per ignorare le distrazione, le superflue distrazioni che ci allontanano dall’obbiettivo proposto, a favore di un ardua concentrazione nell’eseguire il lavoro per il raggiungimento dell’obbiettivo, non è mai scontato, anzi!
La nostra mente ed il nostro cervello dispongono di particolari meccanismi che guidano la nostra forza di volontà e l'autocontrollo. Ma per renderli efficienti, questi meccanismi hanno bisogno di un “motore” - proprio come chiamato dal professor Mischel, un vero proprio “motore del successo”. Un motore che viene alimentato da varie risorse che ci proteggono dagli effetti negativi dello stress e forniscono le fondamenti del successo.
Iniziamo a capire esattamente come ha elaborato il professor Walter Mischel la sua teoria sul successo e l’autocontrollo. Con l’escamotage di una “stanza delle sorprese”, il professore Mischel inizia negli anni 60 un esperimento/studio presso l'asilo nido dell’università di Stanford, per osservare quando e come i bambini in età prescolastica iniziano ad esercitare sufficiente autodeterminazione nell’attendere per un determinato intervallo di tempo i 2 marshmallows promessi, invece di accontentarsi subito di 1 solo dolce. Da qui, il giornalista David Brooks di New York Times ebbe l’idea di nominare questo studio come il “ Test Marshmallow”.
L’autocontrollo, secondo il professore Mischel, è una abilita cognitiva tipicamente umana. È di fatto la capacita di ritardare la gratificazione immediata a favore di un miglior risultato futuro. Il professore descrive i risultati di un suo studio durato più di 50 anni in cui ha osservato l’architettura del cervello rimodellato nelle situazioni di stress e le abilità dei bambini ed adulti nel ritardare la gratificazione, di regolare gli impulsi, esercitare l’autocontrollo e lo sviluppo contemporaneo della coscienza e della consapevolezza delle proprie azioni.
Tutto quanto funziona se accompagnato dalla “mastery” - che può essere tradotta in italiano come la padronanza di se stessi. Il professore spiega questo concetto come la capacità, la fiducia che noi stessi siamo l’agente attivo nel determinare il nostro comportamento e che siamo capaci di cambiare, crescere, imparare e padroneggiare nuove sfide.
Tutto si riassume nella frase “I THINK I CAN!” (penso di riuscire). La nostra inclinazione di anticipare il miglior risultato possibile, di avere aspettative favorevoli verso il futuro, rappresenta il motore del successo.
Data la sua straordinaria intuizione, lo studio di Walter Mischel lungi dal rimanere un semplice strumento statico è diventato un modello di previsione su quanto l’autocontrollo sviluppato nella giovane età influisce sui successi o gli insuccessi nell’età adulta. Tutto ciò è dovuto alla materia di ognuno di noi, risultato di una contaminazione tra il nostro ambiente ed il nostro patrimonio genetico. Senza lo sviluppo dell’abilità dell’autocontrollo, le aspettative ottimistiche, le esperienze di successo e l’aiuto ed il sostegno degli altri, esistono più possibilità ottenere risultati negativi.
Il ruolo dell’ambiente in cui cresciamo è dunque essenziale, mentre il nostro patrimonio genetico fornisce un sistema “pronto” per rispondere all’ambiente circostante e, come direbbe il caro Oscar Wilde , “possiamo resistere a tutto tranne alle tentazioni”…. però I THINK I CAN!