Dieci anni fa, il 26 settembre, l'Umbria e le Marche furono sconvolte da un terremoto che provocò morte e distruzione su un territorio vasto, per lo più montano, con piccoli e sparsi insediamenti.
Sei le diocesi colpite: Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Spoleto-Norcia, Foligno, Perugia-Città della Pieve, Camerino-San Severino Marche e Fabriano-Matelica. In prossimità della ricorrenza, sabato 22 settembre, Caritas Italiana organizza, in collaborazione con le Delegazioni regionali Caritas Umbria e Marche e con il patrocinio del Comune di Nocera Umbra, il Convegno dal titolo "Accanto alla gente... dieci anni dopo". L'evento - coordinato da mons.Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana - si svolgerà a Nocera Umbra, presso l'Hotel Fonte Angelica. Sarà occasione per una riflessione sui frutti, sui percorsi pastorali avviati, sul contributo di solidarietà, di vicinanza e di condivisione della Chiesa Italiana e della Caritas, a partire dall'appello lanciato in occasione del sisma e dal coinvolgimento delle centinaia di comunità ecclesiali italiane, a fianco delle persone più deboli e meno tutelate.
Molti gli interventi previsti: il Segretario Generale della Cei, S.E. Mons. Giuseppe Betori, S.E. Mons. Giuseppe Chiaretti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve; S.E. Mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; S.E. Mons. Luigi Conti, arcivescovo di Fermo e Presidente della Conferenza episcopale marchigiana; S.E. Mons. Riccardo Fontana, arcivescovo di Spoleto-Norcia. Quest'ultimo presenterà un documento della Conferenza episcopale umbra su "Identità e stile della Caritas in Umbria, dopo il terremoto". Prenderanno inoltre la parola Simone Morandini, della Fondazione Lanza, e don Lucio Gatti, direttore della Caritas di Perugia-Città della Pieve. È in programma anche una tavola rotonda coordinata da Pino Ciociola di Avvenire.
Al Convegno parteciperanno, oltre ai responsabili nazionali e regionali della Caritas, i rappresentanti delle diocesi gemellate, che domenica 23 settembre si ritroveranno nelle cinque diocesi maggiormente colpite con celebrazioni eucaristiche e incontri nelle parrocchie tra volontari e popolazioni locali.
Roma, 17 settembre 2007