Leaders’ Summit on Refugees – New York, 20 settembre 2016. Oxfam. "Positivo l'impegno da New York per lo stanziamento di 4,5 miliardi di Dollari, ma ora serve trasparenza”.
Cruciali per le future generazioni gli impegni su accesso per i rifugiati al lavoro e al sistema educativo, ma serve rafforzare i percorsi di reinsediamento e i ricongiungimenti familiari.
Primo passo dall’Italia sull’aumento degli stanziamenti per le emergenze umanitarie, ma perplessità sul rilancio della proposta italiana sul Migration Compact.
Roma. Oxfam accoglie positivamente le conclusioni emerse dal summit convocato dal Presidente Obama sulla crisi dei rifugiati che si è chiuso ieri a New York.
In particolare lascia ben sperare la promessa avanzata da oltre 50 paesi, sullo stanziamento complessivo di 4,5 miliardi di dollari in assistenza finanziaria per permettere ai rifugiati nei diversi contesti di ottenere più facilmente un lavoro e avere accesso al sistema educativo.
“Si tratta di un primo, importante passo in avanti, ma adesso è necessario definire modalità stringenti e soprattutto trasparenti per garantire che agli impegni presi dai leader mondiali seguano azioni concrete. - dichiara la direttrice delle campagne di Oxfam Italia, Elisa Bacciotti – In questa direzione è perciò necessario fornire prima di tutto assistenza sia ai rifugiati che alle comunità che li ospitano, con l’obiettivo di assicurargli l’accesso al mercato del lavoro e un’educazione ai loro figli”.
Per questo motivo Oxfam chiede che i finanziamenti degli appelli umanitari siano accompagnati dalla definizione di concreti programmi di reinsediamento di rifugiati, e che assieme siano rafforzati altri ma non meno importanti percorsi di accoglienza, come i ricongiungimenti familiari.
“Ciò che i leader mondiali riusciranno a fare oggi avrà un enorme impatto sulle generazioni future - aggiunge Bacciotti - Affrontare una crisi globale che investe oltre 65 milioni di sfollati, di cui oltre 20 milioni di persone che hanno cercato un rifugio sicuro in un altro Paese, richiederà il supporto delle nazioni di tutto il mondo a partire dai paesi ricchi, che possono mettere in campo maggiori risorse per rendere efficace la risposta umanitaria. L’impegno assunto a New York da Obama è un passo in avanti molto incoraggiante, – continua Bacciotti - ma il vero test rispetto agli impegni presi saranno la trasparenza e l’affidabilità che i governi dimostreranno nei giorni e nei mesi a venire”.
Positivo anche l’impegno assunto dal Presidente Renzi per un aumento del 30% del budget per rispondere alle emergenze umanitarie.
“Un aumento degli investimenti nei Paesi in via di sviluppo è necessario e benvenuto quando a beneficiarne sono le persone, in particolare le persone più vulnerabili. – conclude Bacciotti - In questo senso l’impegno del Governo italiano è benvenuto e ci aspettiamo che sia presto concretizzato. Condividiamo inoltre lo spirito alla base della proposta italiana di un nuovo patto per gestire il fenomeno migratorio: ci auguriamo che l’Italia possa realizzare, nell’anno del G7, qualcosa di diverso dalle recenti misure poste in essere dall’Unione Europea, che, al di là di qualsiasi logica di partenariato, appaiono sempre più un mezzo per convincere i paesi poveri a gestire l’emergenza migranti, facendo affidamento, in alcuni casi, su paesi retti da regimi dittatoriali in cui abusi e repressione sono all’ordine del giorno”.