Il settimanale "Panorama" si è occupato dell'andamento delle adozioni internazionali in un articolo in cui riporta un botta e risposta di Rosy Bindi, neopresidente della CAI, e Marco Griffini, presidente di AiBi, sullo stato del sistema adozioni. Di seguito riportiamo il testo dell'articolo:
"In Italia tra gennaio e giugno 2007 sono stati 1676 i bambini stranieri cha hanno trovato una famiglia, 217 in più rispetto allo stesso periodo del 2006. Anche il numero dei paesi di origine dei minori è aumentato: da 58 nel 2004 a 72 nei primi sei mesi del 2007. Tuttavia, secondo la Commissione per le adozioni internazionali che ha appena reso noto il suo rapporto semestrale, sono ancora 12mila le coppie (erano 10mila l'anno scorso) in attesa. "Un ritardo che é dovuto a uno scarso coordinamento tra la CAI e gli enti, spiega marco Griffini. La burocrazia fa sì che l'Italia non possa accogliere più di 3500 bambini l'anno. Manca una politica estera che si occupi delle adozioni internazionali" commenta Griffini.
L'Italia è l'unico paese a non poter adottare in Cina e nella Federazione Russa.
Griffini critica l'operato del neopresidente della CAI Rosy Bindi: " Non ci ha mai consultati e i tre nuovi rappresentanti delle associazioni familiari non appartengono agli enti riconosciuti per gestire le adozioni."
"Stiamo dando vita a una nuova stagione del rapporto tra famiglie adottive, enti e CAI" spiega Rosy Bindi. "Per dare maggior peso politico alla Commissione mi è stata data la presidenza, ma c'è bisogno di tempo perché ciò venga percepito." Secondo Griffini ""Il tempo delle promesse deve finire". Ma Bindi risponde che "l'accordo con la Federazione Russa è stato concluso. Entro settembre dovremmo arrivare alla firma definitiva."