E' un po' più blu. Solo un poco, un pezzettino. E' migliorato però. Il mare italiano presenta quest'anno meno batteri e altri microrganismi fecali. Le spiagge che hanno superato a pieni voti gli esami della balneazione sono 388 (l'87,6% del totale), mentre l'anno scorso la percentuale si era fermata all'87,3%. E ci sono ben tre regioni, ed è la prima volta che accade in più di due decenni, dove in tutte le località campionate i valori si sono mantenuti entro i limiti di legge: un en plein di trasparenza che accomuna Sardegna, Molise e Basilicata. E poi c'è l'altra faccia della medaglia, ci sono i fiumi: che schifezza, che nero. La percentuale di acque fluviali che arrivano alla foce pulite si è pressoché dimezzata da un anno all'altro: era il 23,3% nel 2006, è il 13,6% quest'estate. E ci sono 28 corsi d'acqua dove c'è una situazione di grave contaminazione, dove l'inquinamento batterico arriva a superare di oltre dieci volte i limiti imposti dalla normativa sulla balneazione.
Sono queste le due facce del mare italiano che emergono dal bilancio finale di Goletta Verde di Legambiente, presentato oggi a Capalbio nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente, di Lucia Biagi sindaco del Comune di Capalbio, di Paolo Gonzales del ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, di Valerio Lombardi amministratore delegato di Italgest Mare, di Francesca Montemagno responsabile comunicazione di Corepla. Il viaggio di Goletta Verde di Legambiente si è dunque concluso dopo due mesi di navigazione e tappe in oltre 60 porti. Alla campagna di quest'estate, la ventiduesima, hanno partecipato tre imbarcazioni: la Catholica, la Delphin e la Chica Boba Magnum. Goletta Verde di Legambiente è realizzata con il contributo di Vodafone Italia e Italgest Mare, e con la collaborazione del Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.
"C'è un quadro contraddittorio - ha sottolineato Angelo Gentili, entrando subito nel dettaglio del programma scientifico di Goletta Verde di Legambiente - Questo costante, anche se lento miglioramento delle acque di balneazione è sintomo di una capacità di depurazione delle acque fognarie più efficiente, di scarichi più controllati. In altre parole è frutto di una maggiore attenzione della amministrazioni alla qualità del mare. Nello stesso tempo però il deciso e repentino peggioramento delle foci dei fiumi - e quell'acqua poi naturalmente si riversa in mare - dicono che l'operato degli enti locali non merita sempre giudizi positivi. Anzi".
Nel dettaglio il bilancio finale di Goletta Verde evidenzia che su 443 punti campionati, 388 (ovvero l'87,6 %) sono risultati perfettamente puliti. 38 (8,5 %) sono leggermente inquinati, 7 (1,6 %) inquinati e 10 (2,3 %) fortemente inquinati. Sul podio delle Regioni con il mare più pulito, il gradino più alto spetta a pari merito alla Sardegna, al Molise e alla Basilicata che possono vantare il 100 % dei punti campionati in perfetta regola. Ultimo in classifica l'Abruzzo che raggiunge solo un 67 % di campioni puliti. Il 47,4 % dei punti campionati alle foci dei fiumi è gravemente inquinato, il 27,1 % leggermente inquinato e solo il 13,6 % pulito: soprattutto al Sud, ma non solo, lungo i corsi d'acqua scarseggiano gli impianti di depurazione e abbondano invece gli scarichi illegali, mentre l'abusivismo edilizio, con migliaia di case senza depuratori né fogne, riversa anch'esso il suo pesante carico d'inquinamento nei fiumi o direttamente nel mare, e alimenta l'erosione delle coste.
Accanto ai fiumi, spesso nerissimi, ci sono altre note estremamente negative che arrivano da alcune località rinomate per il loro mare. E' il caso di Portovenere (località Calata Doria), Capolivei (Campeggio Lacona), Minori (a ovest del Regina Minor), Bacoli (spiaggia Miliscola), Melito di Porto Salvo (via Alati) e Pineto (spiaggia libera - via Liguria) che si sono piazzate quest'estate (insieme a Milazzo e Reggio Calabria) tra le otto spiagge dove la Goletta Verde di Legambiente, quest'estate, ha trovato le più alte concentrazioni di inquinamento microbiologico. Tutte bocciate, o quantomeno rimandate a settembre, visto che dalle analisi effettuate dai biologi dell'associazione ambientalista sono usciti valori di almeno dieci volte superiori ai limiti di legge. Possono magari non sorprendere i dati di Reggio Calabria - il punto di campionamento è praticamente all'interno della città - ma destano sicuramente sorpresa i risultati di Portovenere in Liguria, di Capoliveri all'Isola d'Elba, di Minori in Costiera Amalfitana, di Melito di Porto Salvo in Calabria o di Pineto in Abruzzo, tutti comuni dove il mare attira ogni anno migliaia di turisti. "Evidentemente c'è qualche problema di depurazione degli scarichi - spiega ancora Gentili - non si spiega altrimenti una presenza di batteri così consistente".
A proposito di depurazione: in Italia è migliorata, ma in maniera disomogenea. Al Sud restano ancora molto aree dove gli scarichi fognari finiscono in mare o nei fiumi senza un trattamento adeguato. La situazione risulta particolarmente critica a Benevento, Catania e Palermo e sono ancora 9 le città dove il numero di abitanti allacciati è inferiore al 50% della popolazione. I comuni completamente allacciati e depurati sono in tutto una decina, mentre sono una cinquantina quelli con un tasso superiore al 90%.
Altri problemi per il mare arrivano dagli ecomostri vecchi e nuovi, dalla speculazione edilizia e dal proliferare di porti e porticcioli turistici, dal petrolio, dall'inquinamento chimico e dal caldo, dall'aumento costante della temperatura delle acque superficiali. I biologi di Goletta Verde di Legambiente hanno ad esempio trovato picchi di 30 e più gradi tra le onde di a Maratea (Pz), Agropoli (Sa), Barletta (Ba) e Cefalù (Pa), valori bel al di sopra dei 25 gradi che rappresentavano fino a pochi anni fa la normale media stagionale. L'effetto serra, insomma, ha anche il mare tra le sue vittime, favorendo la proliferazione di specie aliene (la tropicalizzazione) e di alghe che mettono in serio pericolo questo delicato ecosistema.
Una menzione infine va ai partner di Goletta Verde di Legambiente, a partire da Vodafone Italia, . salita per l'ottavo anno consecutivo a bordo della imbarcazioni della campagna. Un contributo importante alla salvaguardia degli ecosistemi marini viene da Italgest Mare, azienda specializzata in energia da fonti rinnovabili: ""Finalmente - dichiara Valerio Lombardi, amministratore delegato Italgest Mare - possiamo festeggiare oggi con Goletta Verde l'andamento positivo del primo anno di gestione MarPark, dopo la fase di sviluppo e sperimentazione degli scorsi anni. Grande successo dell'Oasi MarPark Costa Smeralda , dovuto anche alla concreta partecipazione del tessuto imprenditoriale locale, ad un'attenta campagna di comunicazione e ad una vasta offerta di servizi. Buon andamento, anche se con partenza ritardata, per l'Oasi MarPark Cinque Terre. Segna invece il passo l'Oasi MarPark Capo Carbonara. MarPark è un sistema di ormeggio a tecnologia avanzata, basso impatto ambientale ma alto impatto economico-sociale e richiede il coinvolgimento convinto e attento del territorio e dei suoi gestori. Questo non c'è sempre. In alcuni territori, invece, iniziano i primi tentativi di speculazione economica basati sulla realizzazione di campi boe che, avendo nulla a che vedere con la salvaguardia ambientale, comportano la posa in mare di centinaia di tonnellate di cemento. Auspichiamo al più presto una regolamentazione più severa sul rilascio delle concessioni, sulle tecnologie di realizzazione dei campi e sulla loro gestione". " Solo
Il connubio tra servizio efficiente, informazione ai cittadini coinvolti nella differenziazione degli imballaggi in plastica - ha affermato Francesca Maria Montemagno, Responsabile Comunicazione di COREPLA - porta ad un risultato stabile e duraturo.Iniziative come Goletta Verde forniscono al Consorzio l'opportunità di intensificare le proprie attività di promozione sul territorio a supporto di operatori e comuni convenzionati rafforzando il legame tra tutti gli attori del ciclo virtuoso che vede i rifiuti in plastica trasformarsi in nuove risorse passando attraverso raccolta differenziata e riciclo di materia".
Goletta Verde di Legambiente
È una campagna realizzata con il contributo di Vodafone Italia, Italgest Mare
e la collaborazione del Ministero dell'Ambiente e tutela del territorio e del mare
Sponsor tecnici di Goletta Verde 2007 Corepla e Nau..!
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