Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo: "Con
l'aggiornamento dei Lea, atteso da 15 anni, e lo stanziamento di 800
milioni di euro nella Legge di stabilità 2016, abbiamo finalmente fatto
un passo avanti"
ROMA - "Con l'aggiornamento dei Lea, atteso da 15 anni,
e lo stanziamento di 800 milioni di euro nella Legge di stabilita' 2016,
abbiamo finalmente fatto un passo avanti. Nel nuovo Decreto viene definito in
modo puntuale l'impianto di assistenza territoriale, semi-residenziale,
residenziale e farmacologico per aiutare le persone affette da autismo dando un
obbligo alle regioni nell'organizzazione dei servizi". Cosi' il
sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, intervenuto a Matera all'incontro
dal titolo 'I nuovi Lea: un'urgenza per malattie rare e autismo', che si e'
svolto venerdi' scorso con il contributo non condizionato della Fondazione Msd,
alla presenza di varie figure istituzionali ed esperti del tema.
"Le famiglie aspettavano norme per dare risposte a
problemi e bisogni evidenti delle persone autistiche - ha proseguito Paola
Binetti, componente della Commissione Affari Sociali della Camera e curatrice
del libro 'Lo spettro autistico' - Ma ci sono aspetti che vanno meglio definiti
come il passaggio dei soggetti autistici all'eta' adulta, la legge n. 134/15 e
i suoi risvolti clinici e sociali. La diagnosi diventa quella della psicosi:
per la societa' il giudizio e' quello di 'disabili mentali' da
istituzionalizzare senza terapie, cancellati da un equivoco diagnostico che per
anni ha negato la forma adulta del disturbo pervasivo dello sviluppo e ha
lasciato le famiglie da sole a gestire situazioni difficili, senza prospettive
per il futuro".
Svolgere questa iniziativa nella capitale della cultura,
secondo Binetti, ha un significato particolare: "Vogliamo dare un
contributo importante al cambiamento della 'cultura' - ha aggiunto -
nell'approccio alla problematica dello spettro autistico".
Ha sottolineato invece la psicoterapeuta Magda Di Renzo:
"C'e' la necessita' di differenziare la tipologia e l'entita' del disturbo
autistico al fine di promuovere terapie individualizzate. È importante
effettuare la diagnosi precoce ma bisogna stare attenti a non anticiparla
eccessivamente per non condannare il bambino a una condizione patologica che
potrebbe non appartenergli. Grazie all'attivita' di ricerca abbiamo isolato una
tipologia di bambini autistici che possono avere una prognosi favorevole".
La legge sull'autismo, ha rilevato il segretario della
Commissione Parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza Maria Antezza, era
indispensabile "per esigenze di equita' e per superare le differenze di
assistenza nei territori regionali. Bisogna accompagnare le famiglie e
sostenerle prevedendo per gli autistici adulti un processo di inclusione
sociale e lavorativa, valorizzando le loro potenzialita' e capacita'.
Realizzando una degna inclusione sociale si innalza anche la qualita' della
vita delle famiglie". Ha infine concluso: "La legge sul 'Dopo di noi'
e' anche soprattutto la legge del 'Durante noi', perche' c'e' bisogno di
aiutare quei genitori che sono ancora in vita ma che purtroppo non possono
prendersi cura dei propri figli come dovrebbero e vorrebbero".