Si è svolta martedì 5 luglio dalle ore 10:00 alle ore 13:00 , presso la struttura The Church Palace (Domus Mariae) a Roma (via Aurelia 481), la presentazione del 25° Rapporto Immigrazione realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, "La cultura dell'incontro". (Scopri di più su:
http://www.caritasitaliana.it/home_page/area_stampa/00006472_XXV_Rapporto_Immigrazione_Caritas_Migrantes.html)
Sono intervenuti: S.E. Mons. Nunzio Galantino (Segretario Generale Conferenza Episcopale Italiana -
leggi l'intervento), mons. Gian Carlo Perego (Direttore Generale Fondazione Migrantes -
leggi l'intervento), dott. Oliviero Forti (Ufficio Immigrazione Caritas Italiana), prof.ssa Elena Besozzi (Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università Cattolica Sacro Cuore di Milano), prof. Enzo Pace (Docente di Sociologia della religione, Università di Padova), S.E. Mons. Guerino di Tora (Presidente Fondazione Migrantes -
leggi l'intervento) e don Francesco Soddu (Direttore Caritas Italiana -
leggi l'intervento).
Hanno portato la loro testimonianza dal territorio don Gianni De Robertis (Direttore regionale Migrantes Puglia) e don Giovanni Perini (Delegato regionale Caritas Piemonte - Valle d’Aosta). Per le Istituzioni ci sono stati gli interventi dell'on. Piero Fassino (Presidente ANCI), della dott.ssa Rosa De Pasquale, delegata dell’on. Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e la Ricerca, del dott. Paolo Masini, delegato dell’on. Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo. Ha coordinato i lavori il dott. Marco Tarquinio, Direttore di "Avvenire".
Nella stessa giornata, Papa Francesco ha ribadito che "La pace in Siria è possibile", In un
video-messaggio a sostegno della campagna di Caritas Internationalis, (
vedi dettagli Campagna) cui aderiscono 165 Caritas nazionali, ha lanciato un
appello alla comunità internazionale perché si moltiplichino gli sforzi per raggiungere la pace in Siria, ad
oltre 5 anni dall'inizio del conflitto che ha provocato centinaia di migliaia di morti, quasi 5 milioni di rifugiati e 7/8 milioni di sfollati interni.