Il 14 giugno può essere il giorno giusto per donare il sangue, magari per la prima volta. E poi per far sì che questo gesto diventi un’abitudine. Il 14 giugno infatti è la Giornata mondiale del Donatore di sangue voluta dall’
Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, ed è l’occasione per riflettere sull’importanza di quest’azione. Un’azione solidale, ricorda l’organizzazione. (Scopri di più su:
http://www.humanitasalute.it/prima-pagina-ed-eventi/47930-giornata-mondiale-donatore-sangue-donarlo-aiuta-3-persone-foto/)
Il tema scelto per l’edizione di quest’anno della Giornata mondiale del Donatore è infatti “Il sangue ci unisce”. Con una singola donazione, dice l’Avis, si possono aiutare fino a 3 persone. Dai trattamenti ematici ai trapianti, gli ospedali hanno un urgente e costante bisogno di sangue. Per questo motivo è importante che l’esercito di donatori di sangue sia sempre più numeroso e che non vada mai in licenza.
Ogni anno nel mondo 108 milioni di donazioni di sangue
Servono più volontari, quindi, e non solo nei mesi estivi quando il bisogno di donazioni aumenta sensibilmente. L’appello arriva dalle nove associazioni dei donatori di sangue del Comune di Milano. Diventare donatori di sangue volontari è semplice; donare è un gesto di buona educazione civica e di solidarietà sociale. È sufficiente che l’1% della popolazione doni il sangue per garantire il fabbisogno minimo di una nazione, dice l’Oms.
Nel mondo vengono effettuati circa 108 milioni di donazioni, metà delle quali nei Paesi ad alto reddito. Il donatore ideale è volontario, regolare, anonimo, non retribuito, ben informato e proveniente da popolazioni a basso rischio. Così la donazione è sicura per chi il sangue lo riceve e per chi il sangue lo dona. E l’obiettivo di lungo termine dell’Oms, per il 2020, è proprio quello di ottenere che tutti i Paesi riescano a far donare il sangue su base volontaria e non retribuita. Per il momento sono 62 gli Stati che raccolgono il sangue secondo questi criteri.