MSF: “Ora è tempo di raddoppiare il numero di persone sotto trattamento e rendere i farmaci accessibili a tutti”.

Roma. L'8 giugno 2016, i governi delle Nazioni Unite si sono impegnati, attraverso una dichiarazione politica, a fornire il trattamento per l’HIV a 30 milioni di persone entro il 2020. Di seguito il commenti di Silvia Mancini, esperta di salute pubblica per Medici Senza Frontiere (MSF):

“Siamo lieti di vedere che con questa dichiarazione, i governi si stanno impegnando a quasi raddoppiare il numero di persone sotto trattamento antiretrovirale nei prossimi tre anni e mezzo, sposando le ultime raccomandazioni mediche sul fatto che tutte le persone sieropositive dovrebbero iniziare il trattamento subito dopo la diagnosi. Questo nuovo obiettivo potrà essere raggiunto solo se paesi, come quelli dell'Africa occidentale e centrale, riusciranno a triplicare il ritmo al quale le persone sono messe sotto trattamento. Ogni giorno nei nostri programmi in paesi come Guinea, Ciad e Repubblica Democratica del Congo, vediamo le inutili sofferenze e morti causate dal ritardo accumulato da questa regione.

I governi hanno approvato l’obiettivo UNAIDS '90-90-90, che sottolinea l'importanza di far sì che le persone affette da HIV conoscano il loro stato e inizino subito il trattamento, ma anche che ogni sforzo verrà fatto per aiutare le persone a portare avanti il trattamento a lungo termine, fino a raggiungere livelli non riscontrabili del virus nel sangue.

Per trasformare tali impegni in realtà, sarà necessario avere la giusta quantità di farmaci antiretrovirali a prezzi accessibili: un trattamento che costava 10.000 dollari a persona all'anno 15 anni fa, oggi costa solo 100 dollari l'anno, grazie alla forte concorrenza tra i produttori di farmaci generici in paesi come l'India.

Nella dichiarazione i governi riconoscono che dovranno assicurarsi che non vi siano barriere all'accesso delle persone ai farmaci, eppure gli accordi commerciali in corso di negoziazione tra diversi paesi, e la costante pressione sull’India affinché cambi le proprie norme sulla proprietà intellettuale, minacciano il futuro dei medicinali a prezzi accessibili. Importanti discussioni sono in corso presso le Nazioni Unite in materia di accesso ai farmaci per affrontare il tema di come sviluppare e rendere accessibili i farmaci necessari alle persone che ne hanno più bisogno”.

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