Sono ormai più di 31 milioni le persone colpite dalle alluvioni monsoniche nella sola India, cui si aggiungono oltre 8 milioni di sfollati che versano in condizioni disperate in Bangladesh, dove l'emergenza è in piena evoluzione. Per i bambini e le famiglie sfollate nei campi di accoglienza cresce la minaccia di fame e di epidemie.

In Bangladesh, più della metà dei distretti del paese è stata colpita dalle precipitazioni senza precedenti abbattutesi sul paese; 1,2 milioni di acri di terreni coltivati sono stati sommersi e oltre 26 fiumi risultano al di sopra dei livelli di guardia lungo ed intorno alla capitale Dacca, la cui parte orientale è già stata inondata.
«Le forti precipitazioni a carattere torrenziale e il confluire delle acque dai fiumi dello stato indiano di Assam nel fiume Jamuna, in Bangladesh, hanno determinato una situazione veramente drammatica», ha dichiarato il Responsabile UNICEF del settore sanitario in Bangladesh, Iyorlumun Uhaa: «Soprattutto la situazione di donne, bambini ed anziani si presenta disperata. Negli ultimi giorni i casi di diarrea acuta sono stati oltre 500, colpendo soprattutto bambini sotto i 5 anni, ma si può ragionevolmente credere che molti altri si siano verificati nelle aree isolate non ancora raggiunte». Negli ultimi 12 giorni, le alluvioni monsoniche hanno causato in Bangladesh 120 morti e oltre 8 milioni di senza tetto.

Utilizzando gli aiuti stoccati nel paese in occasione delle alluvioni del 2004, l'UNICEF ha immediatamente inviato oltre 15 milioni di compresse per la potabilizzazione dell'acqua nelle aree maggiormente colpite. Al contempo, l'UNICEF sta intensificando l'invio di altri aiuti umanitari indispensabili alla sopravvivenza quotidiana, tra cui teli impermeabili per allestire ripari di emergenza e kit familiari con generi di prima necessità, mentre 3 dei 10 depuratori mobili procurati nei gironi scorsi sono stati installati nel Sirajganj, una delle regioni maggiormente colpite.

«Finora siamo riusciti a inviare 400.000 bustine di sali per la reidratazione orale per la cura della diarrea acuta e medicinali di base per un valore di 300.000 dollari» - ha dichiarato il Responsabile UNICEF per il settore sanitario - «e in collaborazione con il WFP abbiamo stoccato oltre 90 tonnellate di biscotti BP5 ad alto valore proteico, che, tramite le Ong partner, stiamo distribuendo a bambini e donne in gravidanza. Stimiamo che gli aiuti dovrebbero coprire le esigenze di base di circa 1,7 milioni di persone».
In India, 31.190.000 persone sono state colpite dal disastro, che - secondo i dati ufficiali del Governo - finora ha provocato la morte di 1.294 persone e la distruzione di 131.754 abitazioni e il serio danneggiamento di ulteriori 458.390. Tra i 3 stati indiani maggiormente colpiti - Bihar, Uttar Pradesh e Assam - la situazione si presenta più grave a Bihar, dove, a causa delle acqua stagnanti, permangono gravi rischi sanitari per oltre 12 milioni di persone, tra cui 1,5 milioni di bambini sotto i 5 anni. Nello stato di Assam, nuove piogge sono previste dal 9 agosto e potrebbero protrarsi per numerosi giorni, ingrossando ulteriormente i fiumi già al di sopra dei livelli di guardia. Anche nell'Uttar Pradesh i fiumi rimangono sopra i livelli di guardia, ma l'arresto delle precipitazioni ha lasciato i livelli delle acque invariati, e i rischi maggiori sono legati ai problemi sanitari legati alle acque stagnanti.

Nei 3 stati indiani, l'UNICEF sta sostenendo il governo nelle operazioni di soccorso e distribuendo aiuti tramite le Ong partner, soprattutto teli impermeabili per allestire ripari di emergenza, sostanze in polvere o compresse per la potabilizzazione dell'acqua, kit per l'analisi della contaminazione delle risorse idriche e contenitori per la raccolta d'acqua, sali per la reidratazione orale, kit di prodotti per l'igiene, materiali per l'illuminazione.

Finora 20.000 persone hanno beneficato della distribuzione degli aiuti, mentre l'UNICEF sta assistendo il governo nella prevenzione di potenziali epidemie dislocando team medici di controllo in 10 distretti e coadiuvando le autorità per una campagna di vaccinazioni contro il morbillo e per la somministrazione di vitamina A.

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