“È una buona notizia che i cittadini di Daraya abbiano ricevuto la
loro prima consegna ufficiale di aiuti dal 2012, ma è scioccante e
inaccettabile che non sia stato fatti entrare alcun tipo di generi
alimentari. Le testimonianze che abbiamo raccolto a Daraya parlano di
bambini ridotti a pelle e ossa, troppo deboli e affamati anche per stare
in piedi”. Questo il commento di Sonia Krush, Direttore di Save the
Children in Siria alla notizia dell’ingresso dei primi aiuti umanitari
nella città siriana di Daraya, non lontano da Damasco.
“Ci sono più di 4,5 milioni di persone intrappolate all’interno delle
aree assediate e difficili da raggiungere e nell’ultimo mese solo il 3%
di loro ha ricevuto aiuti dalle Nazioni Unite. In Siria ci sono bambini
che stanno morendo di fame e non possono nutrirsi di promesse e di
parole vuote. Sono tante le aree tagliate fuori dagli aiuti e mentre
parliamo la situazione sta peggiorando. Le persone hanno disperatamente
bisogno di aiuto e non possono attendere un minuto di più”, continua
Sonia Krush. “Oggi la comunità internazionale ha deciso il termine per
far avere aiuti vitali all’interno delle aree assediate, ma alle
famiglie che stanno soffrendo la fame vengono ancora negati gli aiuti
alimentari. La comunità internazionale non può lasciare che anche questo
nuovo termine possa slittare e deve fare maggiore pressione sulle parti
coinvolte nel conflitto affinché consentano il pieno accesso agli aiuti
umanitari.