Save the Children chiede alle autorità greche di assicurarsi che
l’evacuazione in corso nel campo informale di Idomeni nel nord della
Grecia avvenga in modo pacifico e che ai bambini venga fornita la
protezione di cui hanno bisogno durante tutto il procedimento.
L’Organizzazione esprime anche preoccupazione circa la mancanza di
servizi di base e specializzati, in particolare per i minori che
viaggiano soli, nelle strutture in cui rifugiati e migranti verranno
trasferiti.
“Le autorità responsabili del processo di ricollocamento devono tenere
in considerazione il superiore interesse di ogni famiglia o bambino:
più facile a dirsi che a farsi in un processo dove vengono ricollocati
in massa gruppi di persone vulnerabili”, afferma Amy Frost, Responsabile
della risposta alla crisi dei rifugiati in Grecia di Save the Children.
“Molti bambini, specialmente quelli soli, hanno già subito abbastanza
traumi nel loro Paese di provenienza, lungo la rotta o nelle strutture
di transito carenti dei servizi di base in cui hanno alloggiato per
settimane. Ulteriori ricollocamenti in campi formali devono essere
gestiti con sensibilità per assicurarsi che il processo non aggiunga
altri traumi”.
La limitata presenza dei servizi di base, come bagni e infrastrutture
sanitarie, in alcuni campi formali, per non parlare di servizi e spazi
dedicati a bambini e ragazzi e centri destinati a ospitare i minori che
viaggiano soli costituiscono inoltre gravi problemi.
“Le autorità che gestiscono il ricollocamento verso altri campi e la
gestione di queste strutture di ricezione devono assicurare che in
questi luoghi i bisogni di base vengano adeguatamente soddisfatti, prima
di trasferirvi migliaia di famiglie e bambini vulnerabili”, continua
Frost.
“Da settimane ormai le autorità chiedono a rifugiati e migranti di
trasferirsi in modo volontario verso i campi ufficiali. Adesso che il
ricollocamento è cominciato, la priorità per le autorità dev’essere
quella di mantenere le famiglie insieme e accertarsi che i bambini
vengano trasferiti in strutture dove possano vivere in condizioni
conformi agli standard europei e internazionali di tutela dei minori”.
Negli ultimi quattro mesi, tra 9.000 e 14.000 rifugiati e migranti
hanno alloggiato nel campo di Idomeni, al confine tra Grecia ed Ex
Repubblica Jugoslava di Macedonia; circa il 40% di loro sono bambini.
Save the Children gestisce spazi per mamme e neonati, programmi di
nutrizione e distribuzioni tenda per tenda di cibo e articoli per
bambini. In collaborazione con Arsis, l’Organizzazione gestisce uno
Spazio a misura di bambino ed effettua un monitoraggio delle condizioni
dei bambini vulnerabili, specialmente quelli che viaggiano soli.