di Andrea La Malfa, referente nazionale Arci Memoria e Antifascismo,
e Davide Vecchiato, coordinatore nazionale Arci Antimafia sociale e legalità democratica
La conoscenza dei fatti storici è per
le giovani generazioni non solo un modo di confrontarsi con il passato,
ma anche di acquisire delle chiavi di lettura per il presente e una
base critica per la costruzione del proprio futuro. Su questa
convinzione abbiamo basato il lavoro della funzione delegata sulla
Memoria e sulla Resistenza. I viaggi di memoria dedicati alla
comprensione dello sterminio nazista in Europa e alla memoria storica
della Resistenza hanno permesso all’Arci di accumulare un’esperienza
importante.Altra questione riguarda i rapporti interni alla nostra
associazione: è necessario mettere insieme le conoscenze acquisite nelle
diverse attività che proponiamo, anche tramite le similitudini dei
progetti e le relative differenze. La pubblicazione di Appunti di
Antimafia - Breve storia delle azioni di Cosa Nostra e di coloro che
l’hanno contrastata nasce sulla base di questi due presupposti.
Da una parte la consapevolezza che
per far capire ai giovani cosa sia la mafia non si può non partire dalla
conoscenza storica del fenomeno: diversamente si rischia una
banalizzazione della mafia che si limita alla dicotomia ‘buoni’ e
‘cattivi’, tralasciando le radici sociali che garantiscono in consenso e
il radicamento territoriale delle organizzazioni criminali.
Dall’altra l’idea che sia possibile
all’interno dell’Arci mettere in campo progetti trasversali rispetto
agli schemi organizzativi e alle competenze maturate, in questo caso tra
la funzione delegata sulla Memoria e sulla Resistenza e la Commissione
Antimafia sociale e legalità democratica.
Il manuale storico è basato sulla
storia della mafia siciliana e del movimento antimafioso: dall’Unità
d’Italia al fascismo, dalla strage di Portella della Ginestra al
movimento di Comiso, fino all’escalation degli attentati degli anni ’90 e
ai giorni nostri. Un lavoro pensato in particolar modo per le
esperienze sui beni confiscati in Sicilia. La parte storica è integrata
con proposte di attività e laboratori che verranno distribuite ai
coordinatori dei campi.
Appunti di Antimafia verrà presentato
mercoledì 25 maggio, alle 14.30 presso la Sala Stampa della Camera dei
Deputati. Una data evocativa, quella dei funerali delle vittime della
strage di Capaci, uno dei momenti in cui la distanza tra il movimento
antimafia e le istituzioni è stata massima. Con questo lavoro l’Arci
riprende il filo della memoria da trasmettere ai giovani: anche per
questo abbiamo dedicato il manuale a Mario Nicosia, sopravvissuto a
Portella della Ginestra, instancabile testimone, che ci ha lasciato
pochi giorni fa. Il concetto di ‘antimafia’ è una parola che nasce
ricalcandone un’altra, altrettanto forte, della nostra storia:
‘antifascismo’. E anche i ragazzi e le ragazze dell’Arci sono
interessate al tema del contrasto alla criminalità, all’ingiustizia.
Ringraziamo gli autori e tutti coloro che si sono adoperati per la
realizzazione di questa libro, che ci consente di riappropriarci e
mettere a sistema tutte le esperienze di lotta per i valori di giustizia
e democrazia.
Vorremmo dire ai giovani che
leggeranno queste righe, magari durante l’estate o dopo aver partecipato
a un campo della legalità, che il contrasto alle mafie non può essere
solo teorico. È quindi giusto valorizzare tutte quelle persone che
vogliono contribuire, con le proprie azioni, al cambiamento di questa
nostra difficile e complessa società. Questo libro ha anche questa
piccola ambizione. Buona lettura!
- See more at:
http://www.arci.it/news/arci-report/arcireport/arcireport-17-19-maggio-2016/appunti-di-antimafia/#sthash.9oeOAdMK.dpuf
di Andrea La Malfa, referente nazionale Arci Memoria e Antifascismo,
e Davide Vecchiato, coordinatore nazionale Arci Antimafia sociale e legalità democratica
La conoscenza dei fatti storici è per
le giovani generazioni non solo un modo di confrontarsi con il passato,
ma anche di acquisire delle chiavi di lettura per il presente e una
base critica per la costruzione del proprio futuro. Su questa
convinzione abbiamo basato il lavoro della funzione delegata sulla
Memoria e sulla Resistenza. I viaggi di memoria dedicati alla
comprensione dello sterminio nazista in Europa e alla memoria storica
della Resistenza hanno permesso all’Arci di accumulare un’esperienza
importante.Altra questione riguarda i rapporti interni alla nostra
associazione: è necessario mettere insieme le conoscenze acquisite nelle
diverse attività che proponiamo, anche tramite le similitudini dei
progetti e le relative differenze. La pubblicazione di Appunti di
Antimafia - Breve storia delle azioni di Cosa Nostra e di coloro che
l’hanno contrastata nasce sulla base di questi due presupposti.
Da una parte la consapevolezza che
per far capire ai giovani cosa sia la mafia non si può non partire dalla
conoscenza storica del fenomeno: diversamente si rischia una
banalizzazione della mafia che si limita alla dicotomia ‘buoni’ e
‘cattivi’, tralasciando le radici sociali che garantiscono in consenso e
il radicamento territoriale delle organizzazioni criminali.
Dall’altra l’idea che sia possibile
all’interno dell’Arci mettere in campo progetti trasversali rispetto
agli schemi organizzativi e alle competenze maturate, in questo caso tra
la funzione delegata sulla Memoria e sulla Resistenza e la Commissione
Antimafia sociale e legalità democratica.
Il manuale storico è basato sulla
storia della mafia siciliana e del movimento antimafioso: dall’Unità
d’Italia al fascismo, dalla strage di Portella della Ginestra al
movimento di Comiso, fino all’escalation degli attentati degli anni ’90 e
ai giorni nostri. Un lavoro pensato in particolar modo per le
esperienze sui beni confiscati in Sicilia. La parte storica è integrata
con proposte di attività e laboratori che verranno distribuite ai
coordinatori dei campi.
Appunti di Antimafia verrà presentato
mercoledì 25 maggio, alle 14.30 presso la Sala Stampa della Camera dei
Deputati. Una data evocativa, quella dei funerali delle vittime della
strage di Capaci, uno dei momenti in cui la distanza tra il movimento
antimafia e le istituzioni è stata massima. Con questo lavoro l’Arci
riprende il filo della memoria da trasmettere ai giovani: anche per
questo abbiamo dedicato il manuale a Mario Nicosia, sopravvissuto a
Portella della Ginestra, instancabile testimone, che ci ha lasciato
pochi giorni fa. Il concetto di ‘antimafia’ è una parola che nasce
ricalcandone un’altra, altrettanto forte, della nostra storia:
‘antifascismo’. E anche i ragazzi e le ragazze dell’Arci sono
interessate al tema del contrasto alla criminalità, all’ingiustizia.
Ringraziamo gli autori e tutti coloro che si sono adoperati per la
realizzazione di questa libro, che ci consente di riappropriarci e
mettere a sistema tutte le esperienze di lotta per i valori di giustizia
e democrazia.
Vorremmo dire ai giovani che
leggeranno queste righe, magari durante l’estate o dopo aver partecipato
a un campo della legalità, che il contrasto alle mafie non può essere
solo teorico. È quindi giusto valorizzare tutte quelle persone che
vogliono contribuire, con le proprie azioni, al cambiamento di questa
nostra difficile e complessa società. Questo libro ha anche questa
piccola ambizione. Buona lettura!
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http://www.arci.it/news/arci-report/arcireport/arcireport-17-19-maggio-2016/appunti-di-antimafia/#sthash.9oeOAdMK.dpuf
di Andrea La Malfa, referente nazionale Arci Memoria e Antifascismo,
e Davide Vecchiato, coordinatore nazionale Arci Antimafia sociale e legalità democratica
La conoscenza dei fatti storici è per le giovani generazioni non solo un
modo di confrontarsi con il passato, ma anche di acquisire delle chiavi
di lettura per il presente e una base critica per la costruzione del
proprio futuro. Su questa convinzione abbiamo basato il lavoro della
funzione delegata sulla Memoria e sulla Resistenza. I viaggi di memoria
dedicati alla comprensione dello sterminio nazista in Europa e alla
memoria storica della Resistenza hanno permesso all’Arci di accumulare
un’esperienza importante.Altra questione riguarda i rapporti interni
alla nostra associazione: è necessario mettere insieme le conoscenze
acquisite nelle diverse attività che proponiamo, anche tramite le
similitudini dei progetti e le relative differenze. La pubblicazione di
Appunti di Antimafia - Breve storia delle azioni di Cosa Nostra e di
coloro che l’hanno contrastata nasce sulla base di questi due
presupposti.
Da una parte la consapevolezza che per far capire ai giovani cosa sia la
mafia non si può non partire dalla conoscenza storica del fenomeno:
diversamente si rischia una banalizzazione della mafia che si limita
alla dicotomia ‘buoni’ e ‘cattivi’, tralasciando le radici sociali che
garantiscono in consenso e il radicamento territoriale delle
organizzazioni criminali.
Dall’altra l’idea che sia possibile all’interno dell’Arci mettere in
campo progetti trasversali rispetto agli schemi organizzativi e alle
competenze maturate, in questo caso tra la funzione delegata sulla
Memoria e sulla Resistenza e la Commissione Antimafia sociale e legalità
democratica.
Il manuale storico è basato sulla storia della mafia siciliana e del
movimento antimafioso: dall’Unità d’Italia al fascismo, dalla strage di
Portella della Ginestra al movimento di Comiso, fino all’escalation
degli attentati degli anni ’90 e ai giorni nostri. Un lavoro pensato in
particolar modo per le esperienze sui beni confiscati in Sicilia. La
parte storica è integrata con proposte di attività e laboratori che
verranno distribuite ai coordinatori dei campi.
Appunti di Antimafia verrà presentato mercoledì 25 maggio, alle 14.30
presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. Una data evocativa,
quella dei funerali delle vittime della strage di Capaci, uno dei
momenti in cui la distanza tra il movimento antimafia e le istituzioni è
stata massima. Con questo lavoro l’Arci riprende il filo della memoria
da trasmettere ai giovani: anche per questo abbiamo dedicato il manuale a
Mario Nicosia, sopravvissuto a Portella della Ginestra, instancabile
testimone, che ci ha lasciato pochi giorni fa. Il concetto di
‘antimafia’ è una parola che nasce ricalcandone un’altra, altrettanto
forte, della nostra storia: ‘antifascismo’. E anche i ragazzi e le
ragazze dell’Arci sono interessate al tema del contrasto alla
criminalità, all’ingiustizia. Ringraziamo gli autori e tutti coloro che
si sono adoperati per la realizzazione di questa libro, che ci consente
di riappropriarci e mettere a sistema tutte le esperienze di lotta per i
valori di giustizia e democrazia.
Vorremmo dire ai giovani che leggeranno queste righe, magari durante
l’estate o dopo aver partecipato a un campo della legalità, che il
contrasto alle mafie non può essere solo teorico. È quindi giusto
valorizzare tutte quelle persone che vogliono contribuire, con le
proprie azioni, al cambiamento di questa nostra difficile e complessa
società. Questo libro ha anche questa piccola ambizione. Buona lettura!
- See more at:
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