Un mare di pace e cooperazione. E' lo slogan che viaggia sulla Goletta Verde del Mediterraneo di Legambiente, realizzata in collaborazione con il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, per fare tappa nelle principali aree protette del Mare Nostrum con l'intento di sostenere la Federazione dei parchi del Mediterraneo. "La Goletta Verde per i parchi del Mediterraneo rappresenta un esito internazionale di grande significato e di grande valore - commenta Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente -: un'idea italiana che si sposta oltre i confini, per dire che il Mare nostrum è uno solo e che ci dobbiamo confrontare tutti insieme".
Ecco perché dal 5 all'8 agosto Goletta Verde si ferma a Calvi per incontrare i vertici del Parco regionale della Corsica, e visita, quest'estate, anche Patrasso, Rovigno, Barcellona e Alghero. Un modo per promuovere un progetto, quello della Federazione dei Parchi del Mediterraneo, il cui obiettivo è coniugare la conservazione della natura con lo sviluppo economico e sociale, mettendo in rete gli oltre 500 parchi e le diverse migliaia di riserve naturali che tutelano la biodiversità nei Paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo.
La finalità è quella di affermare il ruolo fondamentale dei parchi nell'incentivare un utilizzo più sostenibile delle risorse, in un processo mirato all'equilibrio ambientale, allo sviluppo sostenibile e alla pace, per fare del Mediterraneo un crocevia d'acqua tra popoli e culture.
Questo mare stretto tra Europa, Africa e Asia è uno straordinario ambiente naturale ricco di paesaggi e biodiversità. Misura, al massimo, 3.800 chilometri da Gibilterra alla Siria e 900 dall'Algeria alla Camargue ed è circondato da 46.000 chilometri di coste. Le minacce principali per il Mediterraneo oggi si chiamano inquinamento, erosione, sovrappopolamento. Secondo il Programma Ambiente Mediterraneo delle Nazioni Unite, più del 50% di questi litorali saranno sacrificati entro il 2025 con una perdita in termini economici stimata intorno ai 2,4 milioni di euro per Km quadrato di zona umida.
La Goletta Verde del Mediterraneo è realizzata nell'ambito di Countdown 2010, l'iniziativa promossa dall'Iucn (The world conservation Union) per spingere i governi europei ad adottare le misure necessarie ad arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010. Tra gli obiettivi del suo viaggio estivo rientra anche la preparazione al Congresso mondiale della Iucn del 2008 a Barcellona. A bordo viaggia anche Clean Up the Med, la più grande operazione di volontariato del Mediterraneo, organizzata da Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile, con il patrocinio della Commissione Europea, e il nuovo manuale "Il Volontariato di Protezione Civile nella lotta agli inquinamenti accidentali della costa da idrocarburi", realizzato dai massimi esperti italiani del settore, per esportare l'importante know how della Protezione Civile italiana nel fronteggiare questo tipo di minacce.
"Le aree protette sono uno strumento formidabile non solo per proteggere gli ecosistemi più delicati - aggiunge Roberto Della Seta - ma anche per creare sviluppo e lavoro in settori strategici come il turismo, l'agricoltura, l'artigianato e la gestione dei beni culturali. Distanze sociali ed economiche che si accrescono, diversità ambientali e climatiche che si assottigliano, progressiva omologazione a un modello economico ad alto impatto ambientale, diffusione di malattie da inquinamento: derive e rischi di una globalizzazione selvaggia si possono contrastare anche grazie alla rete dei parchi".