Ormai da alcuni mesi i dati inseriti dalle ONG italiane sul portale Open Cooperazione compongono un quadro sempre più completo del settore della cooperazione allo sviluppo e dell’aiuto umanitario in Italia. Ottanta tra le più importanti organizzazioni italiane hanno inserito i loro dati di trasparenza e altrettante lo stanno facendo nelle ultime settimane. Si tratta dei dati relativi all’anno 2014, la possibilità di inserire i dati 2015 sarà abilitata nel mese di giugno. (Scopri di più su: http://www.info-cooperazione.it/2016/05/ecco-le-top-10-delle-organizzazioni-su-open-cooperazione/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FRFnfB+%28Info-cooperazione.it+-+Tutti+i+bandi+per+le+ONG%29)

Il quadro che emerge suscita interesse in primis perché parliamo di dati inediti che fino ad ora non erano reperibili; finalmente è disponibile una fotografia sempre aggiornata sul mondo della cooperazione non governativa in Italia. I dati aggregati rilasciati nel portale sono divisi in quattro macro aree: paesi e settori d’intervento, risorse umane, risorse economiche e certificazioni.

Nelle info-grafiche di Open Cooperazione è possibile visualizzare in modo semplice e immediato la sommatoria di tutti i dati che le singole organizzazioni hanno volontariamente inserito nel database.


I dati aggregati

I settori d’intervento più comuni tra le ONG italiane sono l’educazione, la sanità, il capacity building e l’aiuto umanitario. Il settore conta su risorse economiche importanti, il “fatturato” totale delle organizzazioni registrate supera i 500 milioni di euro, il 68% arriva da donatori istituzionale il restante 32% è costituito da donazioni da privati. Le risorse umane del settore sono in perfetto equilibrio di genere (50% uomini e 50% donne). Oltre l’80% sono impiegati all’estero. Il 31% degli operatori può contare su contratti a tempo indeterminato e il 38% su collaborazioni a progetto. La retribuzione più alta dichiarata dalle ONG registrate al portale raggiunge quasi 66.000 euro lordi annui, quella più bassa si attesta a 10.000 euro. La trasparenza è già di casa presso le ONG italiane che pubblicano regolarmente i propri bilanci sui siti internet. Nel 78% dei casi si tratta di bilanci certificati da entità esterne. Un terzo delle organizzazioni sono anche dotate di specifiche certificazioni.


Rielaborazione degli opendata

Il sito consente anche la visualizzazione del profilo di ogni singola organizzazione con la scheda relativa ai dati inseriti. In pieno spirito opendata, tutti i dati pubblicati sul sito sono scaricabili in formato CSV e quindi utilizzabili per ulteriori ricerche, incroci e visualizzazioni.

La fruibilità dei dati messi a disposizione da Open Cooperazione ci consente quindi di elaborarli ulteriormente e di mettere a confronto le diverse realtà italiane che operano nella cooperazione allo sviluppo e nell’aiuto umanitario. Sulla base dei dati inseriti dalle organizzazioni nel database abbiamo estratto nove classifiche che ci consentono di conoscere meglio alcune specificità delle organizzazioni della società civile italiana impegnate nel settore.

LE TOP 10 DI OPEN COOPERAZIONE

NB: Le classifiche sopra elencate sono state elaborate con l’estrazione dei dati del portale Open Cooperazione alla data dell’ 11 maggio 2016. Si riferiscono quindi alle organizzazioni presenti nel data base e ai dati che queste hanno voluto rendere disponibili a quella data.

  • Vorresti vedere anche la tua organizzazione? Ma non è ancora registrata su Open Cooperazione? Apri adesso il tuo account su Open Cooperazione e inserisci i dati di trasparenza della tua organizzazione.

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