La cifra supera il Pil mondiale. E soprattutto ci permette di vivere: questo non ha prezzo. Wwf: «La ripaghiamo con inquinamento e uso insostenibile delle risorse». (Scopri di più su:
http://www.greenreport.it/news/economia-ecologica/giornata-della-terra-dalla-natura-145mila-miliardi-dollari-lanno-beni-servizi-gratuiti/)
In occasione dell’Earth day, celebrato venerdì 22 aprile in tutto il mondo, il Wwf punta l’attenzione al contributo di foreste, boschi e paludi in termini di terra fertile, acqua pulita, ossigeno, assorbimento di carbonio, risorse alimentari, protezione delle coste, bellezza del paesaggio, profumi e ispirazione, tutti benefici che la Terra ogni giorno regala all’umanità.
Purtroppo l’uomo non ripaga la Terra con la stessa moneta: l’Indice del pianeta vivente (Living planet index) curato dal Wwf con l’autorevole Zoological Society of London, che misura i trend di oltre 10.000 popolazione di specie di animali vertebrati (mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci), mostra un declino del 52% dal 1970 al 2010, mentre il calcolo dell’Impronta ecologica ci indica che necessitiamo delle risorse di 1 pianeta e mezzo per soddisfare le nostre richieste di natura.
Inoltre a causa degli impatti del cambiamento climatico oltre mille specie sono costrette a spostarsi da un ambiente all’altro.
Eppure proteggere la natura non è solo un dovere morale ma rappresenta anche un investimento sicuro che garantirebbe futuro e risorse alle nostre civiltà. Gran parte delle nostre attività, infatti, non potrebbero esistere senza una natura in equilibrio. Le cronache ci riportano invece episodi di inquinamento causati dal prevalere di interessi economici verso un bene che invece è comune e va difeso.
Per capire la dimensione del valore della natura che ogni giorno la Terra offre ecco qualche cifra: un team di autorevoli studiosi di economia ecologica capitanati dallo statunitense Robert Costanza (che elaborò sempre con un team di studiosi il primo calcolo mondiale del valore economico dei servizi ecosistemici nel 1997) ha calcolato in 145.000 miliardi di dollari il valore di questi di beni e servizi naturali ‘offerti’ dalla terra globalmente, una cifra che supera il Pil mondiale (il calcolo aggiorna i dati al 2011 – Costanza R. et al., 2014, Changes in the global value of ecosystem services, Global Environmental Changes, 26: 152 – 158).
Da un’analisi realizzata in Italia dal Wwf insieme ad altri partner (progetto M.G.Natura), ad esempio, 135 mila ettari di aree umide costiere in Italia (lagune, laghi interni, etc) forniscono servizi naturali pari a 9.106 euro/anno per ettaro. Il beneficio economico di un territorio di questo tipo è di oltre 2 miliardi di euro, pari a circa 3000 euro ad abitante.
Eppure la domanda di risorse naturali dell’umanità è oltre il 50% più grande di ciò che i sistemi naturali sono in grado di rigenerare. Sarebbero necessarie cioè una Terra e mezza per produrre le risorse di cui abbiamo bisogno per sostenere la nostra attuale Impronta ecologica. Questo superamento globale significa, in pratica , che stiamo tagliando legname più rapidamente di quanto gli alberi riescano a ricrescere, pompiamo acqua dolce più velocemente di quanto le acque sotterranee riforniscano le fonti e rilasciamo CO2 più velocemente di quanto la natura sia in grado di sequestrare.
«Per noi è ‘Giornata della Terra’ tutti i giorni da almeno 50 anni. La difendiamo, la tuteliamo dai crimini di natura e cerchiamo di ispirare le persone a fare altrettanto, ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia. Per ricordare l’impegno del Wwf in Italia da 50 anni oggi è stato emesso un francobollo celebrativo dedicato da Poste Italiane con l’immagine di un panda con il suo cucciolo tra le piante di bambù, nel suo caratteristico habitat tra le foreste cinesi, disegnato con la tecnica dell’acquerello da Fulco Pratesi. Il francobollo ha il valore di 0,95 centesimi e sarà emesso in 800.000 esemplari.