Il nuovo rapporto di Oxfam “In cammino verso un sistema alimentare sostenibile” presenta un aggiornamento della pagella con cui si valuta la sostenibilità sociale e ambientale delle 10 più grandi multinazionali del cibo e fa un bilancio dei tre anni di campagna. (Scopri di più su: http://www.oxfamitalia.org/a-3-anni-dal-lancio-di-scopri-il-marchio-e-tempo-di-bilanci/)
Nel corso degli ultimi tre anni, dalla pubblicazione delle prime pagelle di Scopri il Marchio ad oggi, nove delle dieci più grandi multinazionali del cibo del mondo hanno migliorato il proprio punteggio di più del 10 percento. Le aree tematiche che hanno sperimentato i margini di miglioramento più forti, in termini di nuove politiche adottate, sono state: la tutela dei diritti fondiari, il contrasto al cambiamento climatico e la promozione dell’uguaglianza di genere lungo l’intera filiera produttiva. In particolare, Kellogg e Unilever hanno realizzato i cambiamenti più positivi, ottenendo un punteggio più alto rispettivamente del 30 e del 26 percento dall’inizio della campagna.

Le pagelle di Scopri il Marchio si focalizzano sull’analisi comparata delle politiche aziendali di dieci multinazionali del cibo – Unilever, Coca-Cola, Pepsi, Nestlé, Danone, General Mills, Kellogg’, Mars, Mondelez e Associated British Food – attribuendo loro un punteggio su scala da 1 a 10 a ciascuna delle seguenti aree tematiche: trasparenza, terra, acqua, cambiamento climatico, produttori agricoli, lavoratori agricoli e donne.
Più di 700.000 persone si sono mobilitate, durante la campagna Scopri il Marchio, per esercitare pressione proprio su quei temi in cui le politiche delle multinazionali erano più deboli o del tutto carenti. Le “dieci sorelle del cibo” hanno risposto alla sfida, raggiungendo standard più elevati nella definizione delle proprie politiche per contrastare la discriminazione delle donne che producono e lavorano in ambito agricolo, per tutelare i diritti di accesso alla terra delle comunità locali e per ridurre le emissioni di gas serra associate alla coltivazione di materie prime lungo tutta la catena di fornitura. Per ciascuna di queste tematiche si è registrato un cambiamento significativo che in media fa registrare rispettivamente un miglioramento rispetto al benchmark posto da Scopri il Marchio del 24% sul tema donne, del 37% sul tema terra e del 32% sul tema cambiamento climatico.

“La campagna Scopri il Marchio ha dimostrato che i giganti dell’industria alimentare non possono non ascoltare i consumatori, ed è proprio facendo leva sulla crescente sensibilità e consapevolezza dei consumatori verso una maggiore sostenibilità del nostro sistema alimentare, che la campagna in questi anni è riuscita ad ottenere dalle “dieci grandi sorelle del cibo” degli impegni di ampia portata. Ci auguriamo che questo traguardo costituisca un modello d’ispirazione anche per le altre aziende” ha dichiarato Elisa Bacciotti, Direttrice del Dipartimento Campagne di Oxfam Italia “Adesso è cruciale verificare che gli impegni assunti dalle più grandi multinazionali dell’alimentare si riflettano adeguatamente nelle pratiche sul campo. Ed è necessario il pieno coinvolgimento dei fornitori nell’attuazione di questi impegni per assicurare maggior potere ed una più equa distribuzione dei profitti tra tutti gli attori della filiera produttiva, in particolare con i produttori e i lavoratori agricoli che forniscono loro la materia prima”

A seguito del monitoraggio continuo realizzato da Scopri il Marchio, è emerso infatti che l’area tematica a procedere più a rilento, nel percorso verso una maggiore sostenibilità, è stata il rispetto dei diritti dei produttori e dei lavoratori agricoli, seguita dalla gestione responsabile dell’acqua e dalla trasparenza dei dati aziendali.

Tre anni fa, quando Oxfam ha dato il via alla campagna Scopri il Marchio, la sostenibilità sociale e ambientale nelle filiere produttive delle dieci più grandi multinazionali del cibo non riusciva a tenere il passo con le nostre istanze di tutela dei diritti umani e dell’ambiente. Infatti, nel febbraio 2013, ben sette su dieci avevano raggiunto un punteggio complessivo pari o inferiore al 31 percento in almeno uno degli indicatori analizzati. Ad aprile 2016, invece, nessuna azienda ha ottenuto punteggi inferiori al 36 percento.

Nel corso della campagna, Unilever e Nestlé sono rimaste in testa, soprattutto nelle politiche per il contrasto dei cambiamenti climatici. Unilever ha sorpassato Nestlé proprio quest’anno, mentre Coca-Cola, grazie alle politiche per il rispetto dei diritti fondiari, si è classificata terza, con un punteggio del 57 percento, seguita da Kellogg che ha ottenuto invece 53 centesimi. Ultima in classifica è la multinazionale ABF (Associated British Food): dal 2013, non ha registrato balzi in avanti, rimanendo ultima anche nel 2016, nonostante alcuni miglioramenti introdotti da alcune sue sussidiarie, in particolare da Illovo Sugar nei diritti di accesso alla terra. Danone è l’altro gigante del cibo a deludere nella sua performance complessiva, nonostante gli impegni assunti per ridurre le emissioni di anidride carbonica, principale causa dei cambiamenti climatici.

“Nonostante gli importanti passi avanti che sono stati fatti negli ultimi tre anni, le dieci multinazionali dell’alimentare target di Scopri il Marchio hanno ancora molto su cui lavorare. Soprattutto se si tiene conto del fatto che vi sono milioni di persone nel mondo che, ancora oggi, versano in condizioni di grave insicurezza alimentare, e tra loro, paradossalmente, molti sono piccoli produttori agricoli. Intervenire su questa lampante ingiustizia è una priorità che non soltanto genererebbe vantaggi economici e maggiore produttività per ciascuna azienda, ma rappresenterebbe un importante traguardo verso un sistema alimentare più equo e sostenibile per tutti” conclude Elisa Bacciotti.

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