Secondo il nuovo rapporto dell’UNICEF lanciato oggi sull'infanzia nello Yemen (
“Childhood on the Brink. The Impact of Violence and Conflict on Yemen and its Children”), mediamente ogni giorno 6 bambini sono uccisi o feriti. (Scopri di più su:
http://www.unicef.it/doc/6729/yemen-la-guerra-dimenticata-che-fra-strage-di-bambini.htm)
L’UNICEF ha potuto verificare 1.560 gravi violazioni dei diritti umani dei bambini. Secondo il rapporto, nel solo 2015, oltre 900 bambini sono stati uccisi e oltre 1.300 sono rimasti feriti: cifre quasi 7 volte superiori rispetto a quelle dell'anno precedente.
L’UNICEF ha verificato più di 50 attacchi contro scuole; molti bambini sono stati uccisi mentre erano scuola o lungo la strada per raggiungerla. E probabilmente i numeri reali delle violazioni sono molto più alti.
Il brutale conflitto e il rapido deterioramento della situazione umanitaria stanno devastando le vite dei bambini dello Yemen e hanno portato il paese al collasso.
«I bambini stanno pagando il prezzo più alto per un conflitto che non hanno voluto. Sono stati uccisi o feriti, e anche quelli sopravvissuti rischiano di perdere la vita. I bambini dello Yemen non sono al sicuro in nessun luogo. Anche giocare e dormire è diventato pericoloso» dichiara Julien Harneis Rappresentante dell'UNICEF nello Yemen.
La piaga dei bambini soldato
Con l’acuirsi del conflitto, il reclutamento e l’uso nei combattimenti dei bambini e dei ragazzi continua ad aumentare. I minorenni stanno prendendo parte ai combattimenti con ruoli sempre più attivi: sono ai check-point, imbracciano armi, partecipano ad azioni belliche.
Nel 2015 l’UNICEF ha verificato 848 casi di arruolamento di minori: i più piccoli fra loro avevano appena 10 anni.
Secondo gli ultimi dati, nello Yemen 63 strutture sanitarie sono state bombardate o danneggiate, molte altre non hanno più equipaggiamenti sanitari e personale, e la corrente elettrica è soltanto sporadica. Ovunque nel paese l'interruzione delle importazioni di alimenti e carburante quale conseguenza del conflitto e delle sanzioni hanno paralizzato la fornitura di servizi di base per la popolazione civile.
Fame e malattie, dieci volte più vittime della guerra stessa
Al di là dell'impatto diretto della guerra, l'UNICEF stima che 10.000 bambini sotto i 5 anni siano morti nel 2015 a causa di malattie che si sarebbero potute prevenire, quale effetto del deterioramento dei servizi sanitari, a cominciare dalle mancate vaccinazioni e dalla ridotta cura di diarrea e polmonite.
Questo bilancio si aggiunge a sua volta ai circa 40.000 decessi di bambini sotto i 5 anni che già si registrano ogni anno nello Yemen, il paese più povero della regione e uno tra i più poveri al mondo.
Attualmente circa 10 milioni di bambini - l’80% della popolazione infantile del paese - hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria. Di essi, 2 milioni sono esposti a rischio di morte per complicazioni legate alla diarrea e 320.000 per malnutrizione acuta grave.
Nonostante le violenze, i rischi, il difficile accesso alle zone di guerra e la carenza di fondi, l’UNICEF e le organizzazioni partner hanno garantito finora interventi umanitari in ambito nutrizionale, idrico, igienico e sanitario per milioni di bambini e donne vittime del conflitto.
«Adesso è più urgente che mai intensificare la distribuzione degli aiuti umanitari e continuare a salvare le vite dei bambini. Al tempo stesso, dobbiamo garantire anche i loro sogni di poter crescere e studiare», prosegue Harneis. «La nostra è una corsa contro il tempo.»
Appello per la pace
L’UNICEF rinnova il suo appello a tutte le parti in conflitto affinché pongano fine alla guerra in Yemen e raggiungano un accordo politico.
In attesa della pace, sono però indispensabili alcune misure umanitarie. Tutte le parti in conflitto:
- devono rispettare il diritto internazionale bellico e interrompere da subito gli attacchi contro la popolazione e le infrastrutture civili, tra cui scuole, ospedali e infrastrutture idriche
- devono cessare di reclutare e impiegare minori nei combattimenti. Tutti i minorenni reclutati con ruoli di combattimento o come aiutanti devono essere immediatamente rilasciati
- devono garantire accesso umanitario senza ostacoli e incondizionato a tutti i bambini, ovunque nel paese, comprese le aree attualmente tagliate fuori dagli aiuti a causa dei combattimenti in corso
L’UNICEF e le organizzazioni partner hanno urgente bisogno di fondi. Ad oggi, l’UNICEF ha ricevuto solo il 18% dei 180 milioni di dollari richiesti con l'appello umanitario 2016 per lo Yemen.
«Lo Yemen era già un paese fragile per via di decenni di conflitti a bassa intensità e arretratezza nello sviluppo» conclude Peter Salama, direttore UNICEF per Nord Africa e Medio Oriente. «È triste ricordare che i bambini hanno sempre dovuto pagarne il prezzo. Ora, se non si interrompe questa guerra, lo Yemen rischia di diventare un non-Stato, con conseguenze di vasta portata e su lungo termine per i bambini e per le loro famiglie».