La piena inclusione delle persone con sindrome di Down passa anche dallo sguardo degli altri, dai pregiudizi della società e dalle possibilità che vengono loro offerte: sarà questo il concetto-chiave dell’imminente Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down del 21 marzo, e a inquadrarlo mirabilmente vi è il breve film “How Do You See Me” (“Tu come mi vedi?”), nuovo grande progetto di comunicazione internazionale, che ancora una volta vede impegnato in prima fila il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down). (Scopri di più su: http://www.superando.it/2016/03/18/la-giornata-mondiale-sulla-sindrome-di-down-tu-come-mi-vedi/)

Uno sguardo può essere amichevole, incoraggiante, rispettoso oppure freddo, sprezzante, discriminatorio. La piena inclusione delle persone con sindrome di Down passa anche dallo sguardo degli altri, dai pregiudizi della società e dalle possibilità che vengono loro offerte.

Vivere una vita ricca di relazioni sociali soddisfacenti, grazie al supporto della propria comunità, della famiglia, degli amici, dei colleghi di lavoro: a questo tema sarà dedicata l’undicesima Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down (World Down Syndrome Day) del 21 marzo prossimo e per l’occasione il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), dopo il successo ottenuto nel 2015 con The Special Proposal, celebra l’evento attraverso una nuova campagna di sensibilizzazione internazionale, realizzata, per il quinto anno consecutivo, con la collaborazione della nota agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi (Ufficio di New York).

Si tratta del breve film intitolato How Do You See Me? (letteralmente “Tu come mi vedi?”), disponibile da alcuni giorni in YouTube, ove ha ottenuto in poche ore ben 120.000 visualizzazioni, con la regia di Reed Morano e la partecipazione dell’attrice americana Olivia Wilde, ambasciatrice di varie associazioni non profit e attualmente sugli schermi televisivi USA con la serie Vinyl.

Protagonista del video è AnnaRose, giovane con sindrome di Down che racconta la propria vita piena di significato, ricca di opportunità, di amicizie e di affetto, ma anche di sfide e momenti di difficoltà. Quella stessa vita è rappresentata sullo schermo da Olivia Wilde, all’insegna di una metafora che intende stimolare la riflessione su come le persone con sindrome di Down vedano se stesse e su come siano spesso vittime di discriminazioni basate su preconcetti e aspettative stereotipate.

La campagna How Do You See Me? è stata realizzata insieme a DSI (Down Syndrome International) e con il contributo di Down Syndrome Australia, Down’s Syndrome Association (Gran Bretagna), Fondation Lejeune e Les Amis d’Eléonore.

Il film verrà presentato il 21 Marzo anche alla Conferenza Internazionale del World Down Syndrome Day, intitolata My Friends, My Community – The benefits of inclusive environments for today’s children and tomorrow’s adults (“I miei amici, la mia comunità – I vantaggi di ambienti inclusivi per i bambini di oggi e gli adulti di domani”), in programma alle Nazioni Unite di New York, occasione in cui il CoorDown sarà rappresentato dal proprio presidente Sergio Silvestre e da Martina Fuga, delegata alla comunicazione, la quale si soffermerà sul tema How to build an inclusive culture: understanding Down Syndrome through the lens of diversity (“Come costruire una cultura inclusiva: comprendere la sindrome di Down tramite la prospettiva della diversità”).

«Siamo orgogliosi – dichiara Silvestre – di essere capofila anche quest’anno di un ambizioso progetto di comunicazione internazionale in collaborazione con altre Associazioni e con lo straordinario supporto, per la quinta volta consecutiva, di Saatchi & Saatchi. Con questo film vogliamo contribuire a un cambiamento culturale: infatti, solo quando la disabilità sarà percepita come una delle sfaccettature della diversità si potrà davvero fare inclusione, riconoscendo l’unicità di ogni individuo. L’obiettivo è far volgere lo sguardo oltre gli stereotipi, costruire un nuovo immaginario collettivo e promuovere un’alfabetizzazione alla disabilità».

«Lavorare con CoorDown – aggiunge dal canto suo Luca Lorenzini, global creative director di Saatchi & Saatchi New York – è sempre una grande emozione. Ogni anno lottiamo per abbattere le barriere e per creare una cultura dell’inclusione per le persone con sindrome di Down. Quest’anno siamo entusiasti di lavorare con artisti di livello mondiale, come la regista Reed Morano e l’attrice Olivia Wilde, perché con il loro tocco magico contribuiranno a rendere questo messaggio più forte che mai». (F.D.C.V. e S.B.)

La Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down

È un appuntamento internazionale, sancito ufficialmente anche da una Risoluzione dell’ONU, nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’integrazione nella società di tutte le persone con sindrome di Down. Quest’ultima, per altro, è ben nota anche come trisomia 21 – essendo cioè caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più, tre invece di due, nella coppia cromosomica n. 21 all’interno delle cellule – il che motiva la stessa scelta della data del 21 marzo, per la Giornata Mondiale.


CoorDown

Il Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down nasce nel 2003 e rappresenta oggi in Italia il maggior numero di Associazioni che si occupano di tutelare i diritti delle persone con sindrome di Down, ponendosi come organismo ufficiale di confronto con tutte le Istituzioni.

Ogni seconda domenica di ottobre, il CoorDown promuove la Giornata Nazionale delle Persone con sindrome di Down e il 21 marzo di ogni anno partecipa attivamente alla Giornata Mondiale, anche attraverso la produzione di campagne internazionali di comunicazione sociale.


CoorDown e Saatchi & Saatchi

Con How Do You See Me? il CoorDown torna a collaborare, per il quinto anno consecutivo, con l’agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi, dopo quattro progetti di grande successo.

Lo scorso anno The Special Proposal ha raggiunto quasi 5 milioni di visualizzazioni. Nel 2014, invece, il breve film Dear Future Mom si era avvicinato a 7 milioni di visualizzazioni in YouTube, diventando lo spot più condiviso al mondo durante la Giornata Mondiale e aggiudicandosi anche il Grand Prix all’Italians Festival dell’ADCI (Art Directors Club Italiano).

E ancora, nel 2013 #DammiPiùVoce aveva raccolto cinquanta video in cui ragazzi e ragazze con sindrome di Down avevano chiesto a cinquanta personaggi famosi (tra cui Sharon Stone, Jovanotti e Francesco Totti) di donare loro un video.

Nel 2012, infine, era stata la volta di Integration Day in cui gli attori di alcune delle più importanti campagne nazionali e internazionali (Averna, Illy Caffè, CartaSì, Pampers, Toyota ed Enel) erano stati sostituiti da attori con sindrome di Down.

Tutti questi progetti, realizzati in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down, sono stati premiati con un totale di 18 Leoni, di cui 9 d’Oro, al Festival Internazionale della Creatività di Cannes.

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