La Duma di Mosca è tornata a affrontare il tema delle adozioni internazionali. Nel corso di una recente audizione, il ministro per l'Istruzione e la Scienza Andrey Fursenko e il vice procuratore generale Vladimir Kolesnikov hanno fatto una relazione sulle attività svolte fino ad oggi, in quanto i deputati avevano espresso insoddisfazione rispetto al lavoro del ministero competente per l'adozione internazionale, proponendo una moratoria sulle adozioni.
Il ministro Fursenko ha elencato una serie di dati, relativi in gran parte alle adozioni internazionali, trattandosi di un tema su cui l'interesse è notevole, anche a causa di recenti scandali. Ogni anno il 30% dei bambini abbandonati in Federazione Russa finisce in istituto, mentre il 70% viene accolto in famiglie sostitute.
Solo l`anno scorso i cittadini russi hanno accolto più di 100 mila bambini, di cui 7mila sono stati poi adottati. Gli stranieri nel 2006 hanno adottato 9mila e quattrocento minori.
Secondo quanto ha relazionato il ministro, l'80% delle adozioni internazionali è realizzato tramite gli enti accreditati, e solo il 20% rappresenta invece le cosiddette "adozioni indipendenti", cioè realizzate attraverso l'intermediazione di un singolo individuo che lavora come procuratore della coppia: sono proprio queste ultime a suscitare preoccupazione, in quanto a rischio sia per l'iter che per la conclusione dell'adozione stessa. L'obiettivo dunque è quello di fare chiarezza e ordine su come si svolgono le "adozioni indipendenti".
Fursenko ha comunicato che il Ministero dell'Istruzione e della Scienza sta preparando modifiche alla legislazione vigente, che vieteranno l`adozione indipendente tranne che per i parenti dei minori in istituto.
Il ministro ha così sostenuto la proposta della Procura generale di introdurre la responsabilità penale e amministrativa per chi svolge attività di intermediario individuale nell` adozione dei bambini. E' stato inoltre emanato dal ministero un decreto governativo che obbliga le coppie straniere a dimostrare di aver partecipato a un programma completo di formazione per accogliere in famiglia il bambino.
Un altro passo verso il riordino del sistema è la preparazione in vista della ratifica della Convenzione de L'Aja, nonché la stipula di accordi bilaterali con paesi stranieri.
Tra gli altri temi sollevati nel corso dell'audizione dal vice procuratore Vladimir Kolesnikov, la mancata proroga temporanea degli accreditamenti alle rappresentanze degli enti stranieri, la violazione, da parte di alcuni di questi, delle regole sui rapporti di post adozione, i viaggi solidaristici estivi dei bambini istituzionalizzati.