Giornata della Memoria, Rocca (CRI): “La legge danese sull’espropriazione dei beni ai migranti preoccupa e ci riporta indietro di 70 anni. Oltre alle celebrazioni, non dimentichiamo da dove veniamo”. (Scopri di più su: http://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/29733)

“Il giorno della memoria non deve rappresentare una ricorrenza da commemorare in modo automatico e senza guardare al presente e ai progetti futuri. Per questo motivo, proprio oggi, è doveroso ribadire la forte preoccupazione per quanto sta accadendo in Danimarca con l'approvazione di una legge orrore che espropria i beni a chi scappa da guerre e conflitti.

Vedersi privati delle proprie cose, magari raccolte in fretta con lo scopo di voler costruire un nuovo futuro, non è in linea con i valori fondanti della civiltà europea.

Perché continuiamo a dimenticare da dove veniamo? Perché ogni 27 gennaio usiamo parole bellissime ma spesso non seguite da fatti concreti e coerenti?

Non è possibile che si assista inermi di nuovo alla creazione di fili spinati, all'innalzamento di muri e all'appropriazione di beni: tutto questo è preoccupante e, purtroppo, anche già visto.

Nel momento in cui in Europa si parla di sospendere Schengen il nostro obiettivo è invece quello di mettere al centro l'essere umano. In Europa la dignità dell’uomo viene continuamente messa in discussione, noi invece vogliamo proteggerla e continueremo a farlo”.

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