Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) chiede che, a causa delle enormi necessità umanitarie, tutti gli stati d’assedio in corso in Siria terminino con urgenza. (Scopri di più su: http://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/29601)

L'appello arriva dopo che all’inizio di questa settimana è stato consentito l’accesso in tre città del paese sotto assedio da mesi. Le popolazioni in tutte le tre aree sono state trovate in condizioni di vita spaventose.

In un’operazione congiunta tra CICR, Nazioni Unite, Mezzaluna Rossa Siriana convogli umanitari hanno consegnato cibo, medicine e coperte per decine di migliaia di persone a Madaya, Kefraya e Foua. L’alto funzionario del CICR in Siria, Marianne Gasser, ha affermato che questo intervento è necessario per aiutare più di 400.000 siriani che attualmente vivono nelle zone assediate in tutto il paese.

“Le scene alle quali abbiamo assistito a Madaya erano veramente strazianti. La gente è disperata. Il cibo è estremamente scarso. Le persone che soffrono di più sono soprattutto anziani, donne e bambini, affetti da grave malnutrizione. Le loro condizioni sono le peggiori che ho visto nei miei cinque anni in Siria. Non si può andare avanti così”, ha detto la Gasser.

Allo stesso tempo, Foua e Kefraya, due città del nord del paese sotto assedio da diversi mesi, con la popolazione nelle stesse condizioni terribili, hanno ricevuto aiuti altrettanto vitali. Molte persone hanno bisogno di cure mediche urgenti. La mancanza di cibo ha reso la situazione ancora più grave.

“Gli assedi in corso in tutte le città e i villaggi della Siria devono cessare immediatamente e simultaneamente. Mentre aspettiamo che ciò accada, c'è bisogno di un accesso incondizionato, rapido e regolare dei convogli umanitari in tutte queste aree in modo che si possano salvare vite”, ha detto il direttore regionale del CICR per il Vicino e Medio Oriente, Robert Mardini.

Il CICR ha 350 dipendenti che lavorano in diverse aree della Siria. Contribuiscono a fornire cibo, acqua, medicine, ripari e altri beni di prima necessità. Quella in Siria è ad oggi la maggiore operazione nel mondo del Comitato Internazionale.

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