Tre giorni di festa per i castelli dei piccoli comuni dell'Irpinia per la pace e la sostenibilità. E' il festival Castelli di Pace, organizzato dal 3 al 5 agosto da Legambiente e Acli.
Per il terzo anno le antiche fortificazioni diventano laboratori di pace dove si discute del mondo, dei suoi cambiamenti e della possibilità di renderlo migliore. Perché i piccoli borghi d'Italia sono una fonte inestimabile di ricchezza per il Paese, dimostrando sempre più spesso di essere luoghi di grande coesione sociale, aperti alla cooperazione, protesi verso la costruzione della pace e al tempo stesso capaci d'innovazioni tecnologiche e investimenti lungimiranti come nel caso delle scelte energetiche.
Al centro dell'iniziativa di quest'anno ci sono i popoli migranti, un tema complesso e quanto mai attuale, che vede le terre irpine fortemente coinvolte e che si rivela paradigmatico per affrontare il legame tra pace, interculturalità e sostenibilità.
"Lo spopolamento in Irpinia dal 1951 al 1981 ha raggiunto il tasso del 23% - ha spiegato Michele Buonuomo, presidente di Legambiente Campania -, un valore che riporta ai livelli registrati nel secolo precedente. Ma il fenomeno della migrazione va considerato anche nella direzione opposta: dopo le partenze, specialmente verso la Svizzera, l'Europa centrale, l'Australia e l'America, ci sono stati in anni più recenti gli arrivi: 9mila le persone giunte con regolare permesso di soggiorno.
Così l'Irpinia e suoi piccoli comuni si confermano crocevia di culture diverse, rappresentando un laboratorio di confronto intergenerazionale e interculturale". Più in generale migrazione significa fuga dalla miseria e dagli effetti dei cambiamenti climatici. E proprio nei Paesi del sud del mondo dimostra lo stretto e drammatico nesso tra clima e povertà: sono 135 milioni le persone che rischiano di diventare profughi per cause ambientali".
"Sono 3,4 miliardi, circa la metà della popolazione mondiale, gli esseri umani che vivono in aree esposte a rischio di eventi come siccità e desertificazione, inondazioni e altre catastrofi - ha sottolineato Maurizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente.
La lotta contro l'avanzata delle zone aride rappresenta, soprattutto nei paesi poveri, un obiettivo di primaria importanza, non solo per la tutela dell'ambiente ma anche per le implicazioni economiche e sociali. Secondo le Nazioni Unite la desertificazione è l'emergenza ambientale più grave degli ultimi decenni". "Proprio l'esperienza che lega in modo indissolubile i flussi di emigrazione con quelli di immigrazione - ha detto Soana Tortora, responsabile dell'Area "Pace e Stili di Vita" della Presidenza nazionale delle ACLI - ha reso il territorio dell'Irpinia, e la sua gente, luogo nel quale la costruzione di relazioni di pace rappresenta una sfida e una realtà quotidiana che passa attraverso una solidarietà attiva e responsabile". Il modo con il quale queste stesse comunità hanno saputo rialzarsi dal dolore delle perdite del sisma dell'80, la risposta allo spopolamento con la costituzione di centri per rifugiati e di luoghi di accoglienza, la tessitura di molteplici iniziative - animate per lo più da giovani - per vitalizzare luoghi ricchi di storia, ma anche di potenziale futuro; tutto questo dimostra una fiducia profonda nella propria terra e, nello stesso tempo una capacità di organizzare anche la vita democratica delle comunità in modo che le istituzioni locali, anche le più piccole, siano capaci di rispondere a questa volontà di partecipazione diffusa".
Piccoli comuni, piccole comunità per un grande impegno di pace che i questi primi giorni di agosto vedrà soltanto l'avvio perché proseguirà anche nei prossimi mesi con un programma specifico dedicato a rafforzare "rel-azioni di pace" tra le scuole e il territorio. "Da una piccola realtà regionale parte un'idea innovativa, che proietta la provincia d'Avellino in un contesto internazionale - ha aggiunto Rosanna Repole, presidente Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia - perché per rispondere alle sfide del futuro, l'Italia ha bisogno dei suoi piccoli comuni. Sono sempre più numerosi, infatti, quelli che scelgono la via della sostenibilità, realizzando progetti concreti di risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili e attivi sul fronte della cooperazione internazionale".
Negli incontri dei tre giorni di Castelli di Pace si confronteranno, tra gli altri, il Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, Ermete Realacci presidente della VIII Commissione (Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici) della Camera dei deputati, Cristina De Luca sottosegretario alla Solidarietà sociale, Fabio Salviato presidente di Banca Etica, Marco Boschini presidente Associazione Comuni virtuosi, Secondo Amalfitano coordinatore Consulta Piccoli Comuni Anci, Sergio Marelli presidente Associazione ONG italiane, numerosi amministratori e rappresentanti locali.
Il Festival sarà anche l'occasione per raccogliere, a distanza di due anni dalla sua costituzione, la Rete dei piccoli Comuni per la pace e la sostenibilità: gli oltre 70 paesini di tutta Italia che due anni fa si sono uniti per promuovere pratiche di sostenibilità nei loro territori, firmando una Carta d'Azioni in cui s'impegnano a realizzare progetti concreti di risparmio energetico, fonti rinnovabili, cooperazione internazionale e economia alternativa.
Castelli di Pace metterà in mostra le buone pratiche dei piccoli comuni insieme a spettacoli, concerti e dibattiti culturali su identità popolari, risorse energetiche, cambiamenti climatici e conflitti internazionali. È ricco il programma dei tre giorni di festa che avranno inizio venerdì 3 agosto a Sant'Angelo dei Lombardi (Av) con una giornata all'insegna del tema "Pace e popoli migranti".
Alla presenza di Francesco Ferrante, direttore di Legambiente e Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare verrà consegnato il Premio Goleto, alle personalità che si sono distinte nel recupero della memoria degli emigranti e nell'accoglienza degli immigrati. Si proseguirà con una cena "migrante" e uno spettacolo teatrale sull'argomento.
Sabato 4 agosto a Frigento (Av) giornata a tema sull'acqua con un convegno su risorse energetiche e cicli virtuosi e la consegna del Premio sulle buone pratiche ai comuni della rete Castelli di Pace. Nel corso della giornata si alterneranno visite guidate nel centro storico, mostre-mercato sui prodotti tradizionali e intrattenimenti di musica popolare. Domenica 5 agosto si concluderà parlando di clima con un convegno a Casalbore (Av), intitolato "Conflitti e cambiamenti climatici".
Nel pomeriggio sarà possibile partecipare a un tour del centro storico fino al castello di Gesualdo. Il festival è realizzato grazie al contributo di Regione Campania e Provincia Di Avellino, con il sostegno di Gamesa, Novamont, Azzero CO2 e in collaborazione con Comunità Montana Valle dell'Ufita, Altirpina e Terminio Cervialto, GAL Verde Irpinia, Fondazione Carlo Gesualdo e i piccoli comuni aderenti alla rete dei Castelli di Pace.
Informazioni e programma su
www.castellidipaceirpinia.it