Sarebbero oltre 21mila i bambini negli istituti dello Sri Lanka. E' quanto è emerso da un Rapporto presentato a Colombo, in cui è fotografata la realtà dell'abbandono e dell'assistenza dei bambini negli istituti, sia pubblici, - welfare homes - che privati - voluntary homes, gestiti da organizzazioni private di volontari. Il Rapporto è stato curato del ministero del Child Depelopment and Women's empowerment, in collaborazione con Unicef.
Secondo il Rapporto gli istituti privati sono 488 che ad oggi ospitano circa 19mila bambini e adolescenti, cui si aggiungono circa 3mila bambini suddivisi in 8 istituti pubblici.
L'obiettivo era proprio quello di documentare una realtà non ancora ben conosciuta e chiarire una volta per tutte quante strutture effettivamente esistono in Sri Lanka e che tipo di assistenza offrono ai bambini abbandonati o in temporanea difficoltà familiare. Inoltre, se possibile, il Rapporto ha tentato di evidenziare lo status dei bambini ospiti nelle homes (situazione familiare, status giuridico, ecc).
Lo studio rivela che le cause del ricorso all'istituto sono molto più complesse della mera privazione delle cure genitoriali o di fattori economici: la povertà è certamente una delle molte cause che contribuisce a inasprire il fenomeno, ma non l'unica. In più, l'assistenza che questi bambini ricevono - proprio negli anni cruciali del loro sviluppo e della loro crescita - è precaria, viste le condizioni offerte negli istituti o nelle case di accoglienza.
In Sri Lanka l'assistenza è diventata l'unica possibilità per i bambini che non ricevono adeguate cure quando la famiglia non esiste, sia a seguito di separazioni o conflitti familiari interni che per effetto della guerra o di disastri naturali, come nel caso dello tsunami del dicembre 2004. Il ricorso all'istituto è ormai pratica frequente e diffusa in tutto il paese, in mancanza di alternative.
La ricerca si rivela dunque particolarmente utile per definire e migliorare le politiche sociali a favore dell'infanzia nel paese, specialmente quelle già definite all'interno del "Piano nazionale di Azione per i bambini" in Sri Lanka.
(fonte: Ministry of Child Development and Women's Empowerment , Sri Lanka)