Iniziativa promossa dal ministero per i Beni e le attività culturali. Tra il primo e il 6 dicembre, i mezzi pubblici ospiteranno al loro interno artisti, attori, scrittori stranieri, migranti di prima e seconda generazione che parleranno di discriminazione e racconteranno ai passeggeri chi era Rosa Parks. (Scopri di più su: http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/495733/Al-via-alpostogiusto-a-60-anni-dal-no-di-Rosa-Parks-sull-autobus)

Bologna. Il 1° dicembre 1955, in Alabama Rosa Parks si rifiutò di cedere il proprio posto sull’autobus a un bianco. Quel “no” cambiò per sempre la storia dei diritti civili. A 60 anni di distanza, il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo lancia la campagna #alpostogiusto, in collaborazione con Miur, Unar e Anci, per ricordare quel “no”. Il tema centrale è l’autobus e in molte città italiane, tra il primo e il 6 dicembre, i mezzi pubblici ospiteranno al loro interno artisti, attori, scrittori stranieri, migranti di prima e seconda generazione che parleranno di discriminazione e racconteranno ai passeggeri chi era Rosa Parks. L'iniziativa parte da Roma in piazza Madonna di Loreto, dove un autobus, allestito per l''occasione, questa mattina ha ospitato le classi elementari del Viscontino. Una sedia gialla lasciata libera, tutto intorno i bambini che hanno ascoltato le parole della scrittrice italosomala Igiaba Scego, che ha letto loro alcuni brani dei suoi libri. Con lei, anche il ministro dei Beni e delle Attivita'' culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi.

A Bologna l’iniziativa è promossa dal Comune insieme a Tper, l’azienda di trasporto pubblico, e sarà realizzata dalla Compagnia Cantieri Meticci che, da diversi anni, lavora nel campo del teatro e delle arti performative, coinvolgendo cittadini di origine straniera e rifugiati provenienti da oltre 20 Paesi diversi. Nel pomeriggio di oggi 1°dicembre su 4 autobus delle linee 14, 19, 20 e 27 sarà possibile assistere a performance tra teatro e narrazione, ispirate ai testi di Rosa Parks, “My story” scritto da lei insieme a Jim Haskins, e “The rebellious life of Mrs Rosa Parks” di Jeanne Theoharis. Le performance si terranno dalle 13 alle 19 fino al termine del percorso di andata e ritorno con partenza dal centro.

Figlia di James e Leona McCauley e moglie di Raymond Parks, attivo nel movimento dei diritti civili, Rosa Parks è passata alla storia come la “madre” del movimento per i diritti civili. È il primo dicembre 1955, Rosa sta tornando a casa dopo il lavoro, fa la sarta in un grande magazzino di Montgomery, Alabama. Sale sull’autobus e non trova posti liberi nella parte riservata ai neri così decide di sedersi al primo posto dietro alla fila riservata ai bianchi, nel settore dei posti ‘comuni’. Subito dopo di lei sale un uomo bianco che rimane in piedi e, dopo poche fermate, l’autista chiede a Rosa di alzarsi e lasciargli il suo posto. Ma lei rifiuta di alzarsi. L’autista ferma il mezzo e chiama due poliziotti che arrestano Rosa per condotta impropria e per non aver rispettato il divieto che obbliga i neri a cede il proprio posto ai bianchi nei settori comuni. L’atto coraggioso di Rosa Parks dà il via a una protesta che diventerà storica, quella stessa notte Martin Luther King, insieme ad altre decine di leader delle comunità afroamericane, dà vita a una serie di azioni tra cui il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery per cancellare una norma odiosa e discriminatoria. Rosa Parks muore nel 2005 e le sue spoglie sono ospitate alla Casa Bianca. (lp)

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