La migrazione come fattore di sviluppo socio-economico per le città. Realizzare una governance urbana per favorire la relazione tra migrazione e urbanizzazione. (Scopri di più su: http://www.labsus.org/2015/11/oim-rapporto-mondiale-migrazione-2015/)

Elania Zito

L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, la principale organizzazione intergovernativa impegnata in ambito migratorio, accanto al lavoro sul campo, svolge anche attività di ricerca, stilando periodicamente rapporti e documenti utili alla società internazionale e ai suoi attori, governativi e non, alla comprensione di un fenomeno in continuo divenire e aumento. Anche quest’anno, l’OIM ha pubblicato l’annuale Rapporto Mondiale sulla Migrazione 2015.

Per la prima volta dalle edizioni precedenti, il World Migration Report 2015, Rapporto Mondiale Sulla Migrazione – Migranti e città: nuove collaborazioni per gestire la mobilità ha assunto una prospettiva più globale, volendo analizzare in particolare la situazione dei migranti nelle città dei Paesi più a Sud del mondo, nonché flussi migratori interni e internazionali.

Il rapporto, l’ottavo della Serie Migranti e Città, dai cui dati emerge un mondo destinato a divenire sempre più urbanizzato (dagli attuali 3,9 miliardi di popolazione urbana a circa 6,4 miliardi entro il 2050), intende esaminare relazioni, impatti e conseguenze tra migrazione e città: scopo principale è stato, dunque, quello di studiare sfide e opportunità della migrazione al livello urbano, valutandone dinamiche socio-economiche e di sviluppo.

Analizzando così il fenomeno migrazione nelle sfere comuni di lavoro, casa e salute, la ricerca mostra come alcune città abbiano fino ad ora risposto positivamente al fenomeno migrazione attraverso l’attuazione di nuove politiche di sviluppo, messe in atto grazie all’instaurazione di partnerships transnazionali tra gruppi di migranti, governi locali, società civile e settore privato.

Lo studio evidenzia così la previsione e predisposizione da parte delle città di vie innovative, per mezzo delle quali avviare una nuova impostazione delle politiche di migrazione e urbanizzazione, con l’obiettivo ultimo di apportare benefici tanto ai migranti quanto al proprio assetto urbano.


La ricerca

Arricchito di sezioni interattive di Global Maps e Text Box Contributors, il rapporto intende indirizzare la sfida del fenomeno attraverso tre pratiche diverse:
  • documentare l’impatto della migrazione nelle città e la situazione dei migranti all’interno delle stesse, auspicando una politica economica locale sulla migrazione;
  • progettare i mezzi di sostentamento per i migranti delle città del Sud del mondo, al fine di prevedere un impegno alla stregua di quanto previsto per le città del Nord del mondo;
  • esaminare il fenomeno delle migrazioni sul piano interno e internazionale, in rapporto alla crescita dello sviluppo urbano.
Delineando i tre indirizzi, la ricerca si sviluppa così attraverso quattro grandi titoli: migration is essentially an urban affair, migrants are resourceful partners in urban governance, migration to cities brings both challenges and opportunities, migrant-inclusive urban governance is needed, platforms for exchange consultation and cooperation must be developed.

Gli studi condotti mostrano come la migrazione divenga sempre più un fenomeno inevitabile, mosso dai cambiamenti della società internazionale e dal mutare dell’economia globale. La migrazione, sia internazionale (232 milioni) che interna (740 milioni) è intesa come un importante contributor alla crescita dell’urbanizzazione: la ricerca auspica, quindi, un opportuno sforzo da compiere per ridurre la povertà attraverso l’inclusione dei migranti a livello locale, in modo tale da assicurare il benessere degli stessi e la stabilità socioeconomica della città, soffermandosi poi sul ruolo del migrante come costruttore di resilienza tra le due comunità e city-maker, ossia, allo stesso tempo, promotore e testimone della città ospite.

Tuttavia, nonostante i risultati raggiunti, il rapporto mette in evidenza la difficoltà di trattare il tema in prima linea nelle agende globali. Auspicando un superamento del gap nel lavoro internazionale sullo sviluppo urbano, attraverso la previsione di un giusto equilibrio di conoscenza, capacità e impegno delle politiche migratorie, la ricerca punta così a coinvolgere comunità e organizzazioni internazionali affinché assumano un ruolo di raccordo nella gestione delle buone pratiche in materia di migrazione e urbanizzazione.

L’OIM intende così supportare gli impegni promossi dalle città al fine di incoraggiare la realizzazione di un’agenda globale coerente per la migrazione e l’urbanizzazione, nonché incrementare l’attività di raccolta dati sull’urbanizzazione e lo sviluppo legati alla migrazione, al fine di favorire la creazione di una concreta governance urbana fondata sull’inclusione socio-economica e culturale dei migranti.

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