"Sorrisi di madri africane. Formiamo operatori sanitari. Proteggiamo mamme e bambini". In quattro anni la Campagna ha assistito oltre 127mila donne durante gravidanza e parto, vaccinato e curato quasi 611mila bambini, grazie a 1900 operatori sanitari adeguatamente formati.

Presentati i nuovi obiettivi per ridurre la mortalità materna e infantile entro il 2020. Lanciata la petizione per la salute di mamme e bambini.

Torino. In nessun luogo al mondo, donare la vita e nascere è pericoloso quanto in Africa sub-sahariana. Qui una donna ha una probabilità su 38 di morire durante la gravidanza o il parto; lo stesso rischio in Europa è di 1 su 3700, mentre in Somalia è il più alto al mondo, 1 su 18. Ogni anno più della metà delle morti infantili si concentra nell’Africa sub–sahariana, dove avviene il 44% dei decessi di neonati con meno di un mese.

Mortalità materna e infantile hanno rappresentato aree prioritarie in questi anni in cui l’impegno internazionale è stato guidato dai Millennium Development Goals. In linea con questi Obiettivi e con la mission del Comitato Collaborazione Medica - CCM, la Campagna Sorrisi di madri africane ha agito in Burundi, Etiopia, Kenya, Somalia e Sud Sudan, dal suo lancio nel 2011 ad oggi.

I risultati raggiunti sono importanti: quasi 611mila bambini vaccinati e curati, ben oltre il target fissato a 500mila; oltre 127mila donne assistite durante gravidanza e parto, cioè il 64% del target stabilito per il 2015 al momento dell’avvio della campagna; 1902 operatori sanitari adeguatamente formati in ostetricia e pediatria, 202 in più di quanti immaginati all’inizio delle attività.

“Quattro anni di Sorrisi di madri africane, uniti agli oltre 40 di azione in Africa sub-sahariana del Comitato Collaborazione Medica - CCM ci permettono di guardare con soddisfazione ai risultati raggiunti e ai bersagli centrati, e ci consentono anche di considerare con lucidità gli obiettivi mancati, per trovarne le cause e identificare come essere più efficaci” ha affermato Marilena Bertini, medico e presidente del CCM in apertura dell’Annual Meeting svoltosi questa mattina presso la Sala delle Colonne del Comune di Torino. “Siamo sempre più convinti che ciò che fa la differenza sia la formazione. Ci sono morti, sia fra le donne che fra i bambini, che potrebbero essere facilmente evitate: spesso basterebbero soluzioni semplici, come ad esempio una manovra conosciuta e ben fatta al momento del parto, ma che richiedono personale adeguatamente formato in grado di diagnosticare, assistere e curare.”

Le risorse umane per la salute sono elemento essenziale per lo sviluppo di un sistema sanitario efficace, ma purtroppo il loro numero, la distribuzione sul territorio, la preparazione sono spesso insufficienti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato un numero minimo di medici, infermieri e ostetriche per assicurare assistenza qualificata alla nascita: 2,28 operatori ogni 1.000 persone. L’Africa sub-sahariana è ben lontana: qui è presente solo il 3% degli operatori sanitari del pianeta sebbene nella Regione si registri il 24% delle patologie globali.

“In questi Paesi, la formazione delle risorse umane per la salute diventa strategia essenziale per assicurare che i pochi operatori presenti sul territorio siano competenti e in grado di rispondere al maggior numero possibile di bisogni sanitari.” ha detto Valeria Pecchioni, responsabile progetti internazionali del CCM. “Guardiamo ai risultati con occhio critico per fare meglio. Da qui la scelta di formare sempre più operatori sanitari per poter proteggere più efficacemente mamme e bambini nel delicatissimo momento della gravidanza, del parto e della nascita.”

La sfida di Sorrisi di madri africane dal 2015 al 2020 è quindi quella di mettere gli operatori al centro del sistema.

“L’obiettivo principale che Sorrisi di madri africane vuole raggiungere nei prossimi cinque anni è formare 2.700 operatori sanitari attraverso percorsi didattici e affiancamento, organizzati con il supporto dei nostri volontari italiani - medici, ostetriche, laboratoristi e altri professionisti del settore -, e favorendo il task-shifting, che prevede un’adeguata formazione del personale sanitario di comunità di modo che questo sia in grado di offrire assistenza e cura solitamente di competenza di medici, infermieri e ostetriche, figure rare, se non assenti, in molte zone dell’Africa. Ci siamo dati anche obiettivi direttamente collegati alle mamme e ai bambini: siamo determinati ad assistere 170.000 donne durante il parto e la gravidanza, a vaccinare e curare 780.000 bambini” ha dichiarato Filippo Spagnuolo, direttore del CCM rilanciando al 2020 la Campagna. “Gli obiettivi sono ambiziosi, ci impegneremo con convinzione e avremo ancora bisogno di sostegno e sinergie, in Africa e in Italia. Sostenitori, partner e volontari saranno fondamentali affinché le azioni a favore delle mamme e dei bambini possano moltiplicarsi e diventare patrimonio comune anche sul nostro territorio.”

Collaborazioni e sinergie che sono state raccontate da alcuni dei Partner di Sorrisi di madri africane.

“La sanità è tradizionalmente una delle aree prioritarie della cooperazione allo sviluppo italiana; lo stesso vale per l’Africa sub-sahariana, regione che comprende 9 dei 20 Paesi considerati prioritari per la Cooperazione italiana” ha dichiarato Antonino Cascio, Capo Ufficio VII - Cooperazione allo sviluppo e società civile, organizzazioni non governative e volontariato DGCS Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale. “Nel 2014, più di un quinto delle risorse impegnate e più di un quarto delle risorse erogate dalla DGCS sono state destinate all’Africa sub-sahariana. Per quanto riguarda il sostegno ai progetti promossi dalle ONG, l’Africa sub-sahariana e la tutela della salute , in particolare materna e infantile sono considerate prioritarie.”

“Collaboriamo da molto tempo con il CCM e vorremmo che l’ONG proseguisse il prezioso lavoro di potenziamento dell’Ospedale Generale di Garowe.”, ha dichiarato in un video-messaggio il dr. Isse, Ministro della Salute del Puntland, Somalia. “Tuttavia, il Puntland non è solo Garowe. E’ composto da 9 regioni e i bisogni delle mamme e dei bambini sono anche all’esterno. Quindi ci piacerebbe che il CCM espandesse la propria presenza, portando assistenza e formando operatori in nuove zone, fra diverse comunità. ”

“Sosteniamo da anni un progetto speciale del CCM. Dedicato alla salute neonatale, il Progetto Kira mama! offre attrezzature adeguate e punta sulla formazione in un Paese complicato come il Burundi” ha dichiarato Stefania Mancini, vicepresidente di FAI Fondation Assistance Internationale. “Qui i tassi di mortalità sono tra i peggiori al mondo e l’instabilità del sistema sanitario gioca purtroppo un ruolo centrale. Kira mama! offre percorsi formativi rivolti anche a figure intermedie e punta sul coinvolgimento delle comunità locali: due azioni importantissime per un miglioramento reale e un abbassamento della mortalità neonatale e infantile. Come Fondazione FAI vogliamo nel nostro agire prolungare i sorrisi delle mamme e invitiamo le varie realtà della nostra società ad interagire e collaborare per fare realmente la differenza”.

“Creare condivisioni e conoscenza tra i medici delle nostre ASL e quelli che vivono e lavorano in Africa è stato il primo aspetto dell’iniziativa che ci ha colpito” è quanto ha detto Giovanna Guala, direttore del Dipartimento materno infantile ASLTO2 che ha aderito all’iniziativa rivolta alle ASL dal nome Legami che uniscono, “a ciò si è aggiunto un aspetto altamente qualificante: quello della formazione del nostro personale su tematiche legate all’immigrazione e al rapporto medico –paziente rivisto in un contesto multiculturale come il nostro. Nei nostri punti nascita infatti il 42%delle partorienti sono straniere, di cui il 10% provenienti proprio dall’Africa sub-sahariana.”

“Sostengo Sorrisi di madri africane fin dal suo avvio. Lo faccio perché conosco i medici volontari che partono ogni anno durante il loro periodo di ferie. Vanno, fanno quello che ritengono essenziale fare, in primis insegnare e condividere le proprie competenze, tornano e raccontano l’impegno e la serietà.” Ha spiegato Fabio Biondi, presidente di Diatech Lab Line, società leader nella distribuzione di prodotti e reagenti per il laboratorio di biologia cellulare e molecolare. “Lo faccio perché credo nel concetto di responsabilità sociale d’impresa e perché credo nel diritto alla salute di tutti.”

In chiusura, Lorenza Bravetta, direttore di Camera Centro Italiano per la fotografia, sostenitrice di Sorrisi di madri africane e presidente della giuria del Concorso fotografico Sorrisi di madri s’incontrano, ha proclamato in un video gli scatti vincitori di questa seconda edizione. Il primo premio è stato assegnato a Piero Dubaldi con il progetto Trasporto locale. Le foto vincitrici e tutte le oltre 140 partecipanti sono visibili su http://sorrisidimadriafricane.ccm-italia.org/

L’annual meeting, è stato anche l’occasione per il CCM di lanciare un appello alla cittadinanza: firmare per la salute di mamme e bambini affinché le istituzioni mantengano alti attenzione e impegno. Fra i primi firmatari anche il conduttore della Conferenza, il giornalista e reporter Davide Demichelis. La petizione è sottoscrivibile su www.ccm-italia.org.

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