«Papa Francesco ha indicato alla Chiesa italiana l’inclusione sociale dei poveri come via per il nuovo umanesimo in Gesù Cristo». Questo è il primo commento di Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, al discorso che il Santo Padre ha appena rivolto ai rappresentanti del quinto Convegno nazionale della Chiesa italiana nella cattedrale di Firenze.

«Il Pontefice – sottolinea Bottalico – invita i cattolici italiani a riflettere sul fatto che i tratti qualificanti dell'umanesimo cristiano – umiltà, disinteresse, beatitudine – si ritrovano specialmente nei poveri e raccomanda alla Chiesa di essere fermento di dialogo, di incontro, di unità nella ricerca del bene comune. Una prospettiva nella quale le Acli si ritrovano pienamente, che sosteniamo e che soprattutto cerchiamo di realizzare negli ambiti e sui territori in cui si sviluppano le nostre azioni e i nostri progetti.

Una profonda sintonia che troviamo anche nell'importanza che papa Francesco rivolge allo stare nel popolo come linfa vitale e orientamento del cammino di fede dell'intera comunità cristiana: un'attenzione che interpella in modo specifico le realtà associative laicali, come le Acli, che devono sempre valutare e orientare la loro esperienza sulla base del riferimento al popolo. Questo è il nostro impegno e il contributo che vogliamo dare nelle parrocchie e nelle diocesi».


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