Il 22 ottobre presso la sede della Fondazione Comasca si è tenuto un convegno dal titolo “Le scuole catatlizzatrici di risorse. Non Uno di meno”. (Scopri di più su:
http://www.fondazione-comasca.it/le-scuole-catalizzatrici-di-risorse-un-convegno-per-raccontare-non-uno-di-meno/)
Ha dato il via agli interventi Natascia Astolfi, consulente di fundraising, che ha raccontato la sua esperienza di collaborazione con l’Ufficio Scolastico emiliano per coordinare attività di raccolta fondi nelle scuole della regione. Gli istituti scolastici, secondo la riflessione della relatrice, hanno tantissime relazioni che non valorizzano e che potrebbero garantire alle stesse scuole delle risorse utili a creare nuove opportunità per i giovani. Ciò però è possibile sono adottando una seria strategia di fundraising, irrealizzabile senza delle risorse umane competenti e dedicate.
Ha proseguito, Francesca Gentile raccontando il successo del progetto LAIV sostenuto da Fondazione Cariplo. L’esperienza si basava sulla realizzazione di attività complementari a quelle scolastiche tradizionali, le quali andassero a rafforzare quelle competenze non cognitive che, anche per la Fondazione Comasca e per il progetto “Non Uno di Meno”, sono centrali nello sviluppare le capacità relazionali dei giovani.
Il dottor Nicola Molteni, poi, psichiatra dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna, ha raccontato l’esperienza che è stata realizzata l’anno scorso con l’Istituto Comprensivo di Como Borghi. Partendo dalla necessità di integrare un soggetto con disabilità all’interno di una classe è stato notato come il rafforzamento dello spirito di gruppo ha fatto lievitare i voti degli studenti, diminuendo di conseguenza la quantità di ragazzi rimandati a fine anno.
Successivamente l’intervento di Giovanni Del Bene, responsabile dell’ufficio scuole aperte del Comune di Milano e membro della commissione parlamentare sull’innovazione scolastica, ha raccontato l’esperienza di successo del progetto nell’IC di Cadorna a Milano, mentre Michela Prest, delegata all’orientamento del Rettore dell’Università dell’Insubria, partendo dall’analisi di dati sulla dispersione scolastica, ha riflettuto sulle azioni che potrebbero permettere di ridurre sensibilmente questo fenomeno che affligge in modo particolare la nostra provincia.
Roberto Peverelli, coordinatore della rete che riunisce i dirigenti scolastici del comasco, poi, ha raccontato l’azione di “Non Uno di Meno” destinata alle classi prime e seconde degli istituti superiori. L’idea è di rafforzare negli studenti tutte quelle capacità non prettamente collegate all’apprendimento scolastico, sia lavorando per sviluppare lo spirito di gruppo e la mutua collaborazione, sia valorizzando i talenti nascosti e integrando l’offerta formativa. La stessa necessità di valorizzare i talenti dei giovani è stata centrale anche nell’intervento di Isacco Gavazzi, membro del comitato di valutazione di YouthBank Como dello scorso anno, che ha raccontato come il progetto sostenuto e promosso dalla Fondazione di comunità sia stato utile per rendere i partecipanti effettivi protagonisti nella propria comunità.
Nei prossimi giorni saranno disponibili i video degli interventi.