Ieri sera a Bruxelles si è tenuta la cerimonia di premiazione alla presenza del vice-presidente Sylive Guillaume.

Padova. Un riconoscimento ufficiale da parte del Parlamento Europeo per l’impegno nella lotta all’Ebola in Sierra Leone e nel garantire il diritto alla salute della popolazione africana, in particolare di mamme e bambini. È con questa motivazione che Medici con l’Africa Cuamm è stata insignita, ieri sera a Bruxelles, del Premio cittadino europeo 2015.

Sono 47 le realtà europee premiate e 4 quelle italiane. Insieme al Cuamm, anche l’Istituto di medicina Solidale Onlus, Don Michele De Paolis (Emmaus) e Gaia Ferrara (associazione Viandando).

Arriva così in Veneto un premio che, dal 2008, viene assegnato a cittadini singoli o a gruppi che si sono distinti per rafforzare l'integrazione europea e il dialogo tra i popoli, mettendo in pratica i valori della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. A ritirarlo don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm.

«Siamo onorati per questo importante premio che oggi ci viene consegnato – afferma don Dante Carraro, direttore del Cuamm – è un riconoscimento che dedico a tutti i nostri volontari che si sono impegnati in prima linea nella lotta all’Ebola e che oggi continuano a lavorare per ricostruire un sistema sanitario, quello della Sierra Leone appunto, distrutto da questo terribile flagello. Sono 34 i cooperanti che dal 2012 hanno prestato servizio in questo paese con il Cuamm. Di questi, ben 11 sono veneti, conferma della generosità del nostro popolo e della capacità di mettersi in gioco per dare un aiuto a chi ne ha bisogno davvero».

E l’on. Elena Gentile, membro della Commissione Occupazione e Affari sociali del Parlamento Europeo, così ha sottolineato l’importanza di questa scelta: «In un momento così cruciale e difficile per l’Unione Europea, l’impegno quotidiano delle persone che oggi vengono premiate è una lotta per creare un’Europa che sia luogo di restituzione di diritti e dignità a ogni essere umano. Il messaggio che i vincitori del Premio Cittadino del Parlamento Europeo ci trasmettono è che si può donare sé stessi e la propria passione civile per creare un nuovo modo di stare insieme e di concepire la comunità».

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