Ecco i nomi degli insigniti dal Capo dello Stato con le motivazioni dell'onoreficienza. Patriarca (Cnv): "sono storie di un'Italia che non rinuncia alla speranza".
Roma. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito, motu proprio, 18 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadini italiani e stranieri che si sono distinti per atti di eroismo, per il loro impegno nel volontariato, nell’integrazione, nella legalità, nel soccorso e nell’assistenza ai migranti, e a chi si è prodigato a favore dell’inclusione della disabilità, nella promozione della cittadinanza attiva, nel contrasto ai fenomeni di violenza.
“È un fatto di grande rilevanza sociale e culturale - afferma il presidente del Centro Nazionale per il Volontariato Edoardo Patriarca - che il Presidente della Repubblica abbia conferito questi riconoscimenti a persone che operano silenziosamente e volontariamente per un Paese migliore. Diciotto persone, diciotto storie di un'Italia che non rinuncia alla speranza vede nel l'impegno volontario e nell'eroismo quotidiano una prospettiva di vita, uno stile di vita”.
Ecco i nomi degli insigniti dal Capo dello Stato con le motivazioni dell'onoreficienza.
Due i premiati per atto di eroismo. Monica Graziana Contrafatto, Caporal Maggiore Scelto, “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “Per l’altruismo e lo spirito di sacrificio con cui nel marzo 2012 ha condotto le operazioni dei propri commilitoni durante un attacco alla base italiana in Afghanistan: pur rimanendo gravemente ferita al punto da compromettere la sua integrità fisica, con il suo operato ha permesso ai colleghi di mettersi al riparo, salvando loro la vita”. Nel 2012, nel corso di un attentato a opera di un gruppo di talebani a una base italiana in Afghanistan, ha perso una gamba. Con il suo operato ha permesso ai colleghi di raggiungere i bunker e mettersi in salvo. Nella stessa operazione un altro soldato, Michele Silvestri, ha perso la vita. Per il suo gesto ha ricevuto nel 2013 la “Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero” e nel 2014 la Medaglia d’oro al valore dell’esercito. E’ diventata atleta paraolimpica e sogna di partecipare a Rio 2016. Sobuj Khalifa, nato in Bangladesh “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per il coraggio e la generosità con cui non ha esitato a tuffarsi nel Tevere per salvare una donna caduta in acqua”. Il 12 maggio 2015, benché sprovvisto del permesso di soggiorno e quindi consapevole di poter essere espulso dal territorio nazionale, si è gettato nel Tevere per salvare una donna caduta in acqua all’altezza dell’Isola Tiberina. Per il suo gesto eroico ha ricevuto dal Questore di Roma un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Due per l'impegno sul piano internazionale. Stefano Marongiu “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la professionalità e l’altruismo con cui ha offerto la propria assistenza medica in Sierra Leone in occasione dell’emergenza da virus Ebola da cui è stato contagiato”. Infermiere presso l’azienda ASL 8 di Cagliari, nel maggio 2015, in occasione dell’emergenza Ebola, ha scelto di partecipare alla missione di Emergency in Sierra Leone dove ha contratto il virus. Ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma, il 10 giugno 2015, è stato dimesso dopo 28 giorni. Poi Alganesc Fessaha, nata ad Asmara (Eritrea) “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per il suo impegno nella lotta al traffico degli esseri umani e nell’assistenza ai profughi”. Cittadina italiana di origine eritrea e Presidente dell’Ong Gandhi. E’ impegnata nella lotta al traffico degli esseri umani: ha contribuito a far liberare oltre 3000 profughi rapiti o imprigionati in Sudan, Etiopia, Sinai. Nel 2014 è stata premiata con l’Ambrogino d’oro, la massima benemerenza civica milanese.
Due anche i riconoscimenti per la sicurezza e il contrasto alla violenza sulle donne. Suor Michela Marchetti Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per il suo continuo impegno, anche nell’ambito del Centro anti-violenza di Crotone, a favore delle donne e dei bambini in difficoltà”. Una vita spesa a favore delle persone in difficoltà, in particolare donne e bambini. Dal 2009 dirige “Udite Agar”, centro antiviolenza promosso dalla Cooperativa Sociale Noemi con la collaborazione del Comune di Crotone, della Regione e dell'Arcidiocesi di Crotone. La seconda è Anna Costanza Baldry, nata a Londra, “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per la professionalità e costanza con cui dedica le sue ricerche e la sua attività al contrasto alla violenza sulle donne”. Psicologa ed esperta in criminologia. Responsabile del Cesvis (Centro Studi Vittime SARA) e dello sportello antistalking Astra del Centro per Donne in Difficoltà della Provincia di Roma gestito dall'Associazione Differenza Donna. Svolge formazione alle Forze dell’ordine, magistratura, operatori socio sanitari in tema di violenza contro le donne. Esperta e consulente OSCE in materia di violenza di genere e tratta di esseri umani.
Due i titoli per l'immigrazione e l'emergenza sbarchi. Regina Egle Liotta (in Catrambone), “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per il contributo che attraverso l’Ong MOAS - Migrant Offshore Aid Station offre nella localizzazione e assistenza dei migranti in difficoltà nel Mediterraneo”. Nel 2014, insieme al marito Christopher, fonda Moas – Migrant Offshore Aid Station, una Ong con sede a Malta che, con una nave da spedizione, droni, gommoni e una squadra di soccorritori (incluso personale sanitario) localizza e assiste i migranti in difficoltà nel Mediterraneo. Ad oggi sono circa 4.500 le vite salvate. Poi Catia Pellegrino, Tenente di Vascello Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per la competenza e la sensibilità con le quali ha coordinato numerosi drammatici salvataggi in alto mare nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum”. E’ la prima donna comandante di una nave militare. Dal 2014 è Ufficiale al comando del pattugliatore Libra con il quale, nell’ambito della Missione Mare Nostrum, ha coordinato molti drammatici salvataggi in alto mare. Dalla sua esperienza è stata tratta una web serie dal titolo “La scelta di Catia – 80 miglia a sud di Lampedusa”, trasmessa su Rai3 da ottobre 2014.
Ancora due i premi sul campo della legalità. Maurizio Fiasco Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per la sua attività di studio e ricerca su fenomeni quali il gioco d’azzardo e l’usura, di grave impatto sulla dimensione individuale e sociale”. Docente di sociologia e specializzato in ricerca e formazione in tema di sicurezza pubblica e di fenomeni socioeconomici (sovra-indebitamento delle famiglie, usura, impatto sociale del gioco d’azzardo legale e illegale). Esperto della Consulta nazionale antiusura e Presidente di ALEA, Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio, impegnata contro il gioco d’azzardo e nell’implementazione di programmi di assistenza per i giocatori compulsivi.
Il secondo insignito per la legalità è Daniele Marannano “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per il vivace impegno a favore della legalità e l’intensa opera di sensibilizzazione portata avanti anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie”. Nel 2004 fonda l’Associazione Antiracket Addiopizzo per la promozione di un’economia libera dalla mafia. Nel 2014, con la famiglia di Libero Grassi, organizza la manifestazione annuale per i 23 anni dall’uccisione dell’imprenditore e presidia con un gazebo, insieme ad altri studenti universitari, il Palazzo di giustizia di Palermo per manifestare solidarietà ai magistrati minacciati dalla mafia. Il 23 maggio 2015 ha rappresentato la Sicilia nell’iniziativa “Palermo chiama Italia”. Scrive per il sito “Linea Diretta”, newsletter della federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane. Ha lanciato una “App” per aiutare le persone a trovare, tramite geolocalizzazione, i negozi pizzo-free.
Due sono i premiati anche per la “scuola solidale”. Daniela Boscolo “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per il suo quotidiano impegno a favore dell’inclusione socio-scolastica degli alunni con disabilità”. Dal 2007 è insegnante di sostegno all’Istituto tecnico economico “C. Colombo” di Porto Viro. Ha iniziato la sua carriera come insegnante di inglese ma davanti al senso di impreparazione che provava nel rapporto con gli alunni con disabilità ha deciso di tornare a studiare per specializzarsi in questo campo. Nel 2010 ha ricevuto il Premio “Miglior insegnante dell’anno” per aver realizzato alcuni progetti di successo nell’ambito dell’inclusione socio-scolastica dei ragazzi con disabilità. Nel 2014 è stata inserita nella rosa dei 50 docenti per il Premio Global Teacher Prize. Poi Luciana Tredici (in Marazzi), “Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per la generosità e lo spirito di servizio con cui nel corso della sua carriera scolastica ha sostenuto ragazzi in difficoltà”. Durante l'occupazione tedesca di Roma, insieme alla sua famiglia, ha nascosto e salvato una famiglia di ebrei e un dirigente partigiano. Insegnante di lettere fino all’età di 70 anni, ha sostenuto gratuitamente, in orario extrascolastico, ragazzi disabili e con problemi di apprendimento. Da quando è in andata in pensione si è dedicata al volontariato, in particolare all’insegnamento dell’italiano agli immigrati. Dal 2000 è anche docente di Letteratura interculturale nel Corso di formazione professionale per Mediatori culturali.
Uno l'insignito per le vittime di antisemitismo. Alberto Sed, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Ex deportato, per il contributo che, come testimone dell’olocausto, instancabilmente offre attraverso incontri nelle carceri e nelle scuole. Deportato a 16 anni, insieme alla sua famiglia, ad Auschwitz dove ha visto morire la madre e le sorelle. Oggi offre, presso carceri e scuole, la sua preziosa testimonianza. La sua storia è stata raccontata da Roberto Riccardi nel libro “Sono stato un numero”.
Un riconoscimento anche per la sicurezza nel contrasto ai fenomeni di violenza sul web. Elvira D’Amato, Vice Questore Aggiunto “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per il suo contributo alla tutela dei minori in rete e al contrasto al cyberbullismo e alla pedo-pornografia”. Responsabile del Centro Nazionale per il contrasto alla pedopornografia on-line presso il Servizio di Polizia postale e delle comunicazioni. Si occupa delle indagini volte a garantire la tutela dei minori in rete, con particolare attenzione al contrasto del cyber-bullismo e della pedofilia.
Uno il premio per il soccorso alpino volontario. Raffaele Martino Kostner “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per la dedizione e l’umanità con cui da tanti anni offre il proprio ausilio nelle attività di soccorso alpino volontario”. Guida alpina e volontario del soccorso dal 1968. E’ una delle figure più note e stimate del soccorso alpino a livello internazionale. Nel 1974 entra a far parte del gruppo alpinistico di soccorso in montagna dei Catores. E’ specializzato verricellista e fautore dell’introduzione degli elicotteri nel soccorso alpino, che in Italia e in tutti i Paesi dell’arco alpino è diventato strumento insostituibile per salvare migliaia di vite. Nel 1990 fonda l’Aiut Alpin Dolomites di cui è anche direttore tecnico. La dedizione e l’altruismo di Kostner nel soccorrere persone in montagna sono note a tutti gli alpinisti italiani e stranieri.
Due i premiati per il volontariato e l'integrazione. Antonio Silvio Calò, nato a Barletta “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per l’esempio di civiltà e generosità che ha fornito aprendo la sua casa a sei giovani profughi giunti a Treviso dopo essere sbarcati a Lampedusa”. Professore di storia e filosofia al liceo classico “Antonio Canova” di Treviso, ha aperto la propria casa, dove vive con la moglie e i quattro figli, a sei giovani profughi di Nigeria e Gambia. In una lettera inviata al Presidente Mattarella ha scritto: “…l’esperienza che sto vivendo mi ha dato una spinta nuova (…) vorrei poterle raccontare un’altra Italia che lei conosce bene, un’Italia che è capace di grandi cose partendo da semplici gesti… Nel silenzio tanti italiani continuano a credere nel proprio Paese e agiscono di conseguenza. A questi italiani dobbiamo dire che possiamo farcela grazie a loro...”. Il secondo riconoscimento a Benito Ermes Beltrame, nato a Frisanco (PN) il 6/9/1923 - Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il generoso contributo all’integrazione di giovani profughi africani ai quali, pur nella sua avanzata età, si dedica impartendo lezioni di lingua italiana”. Ex maestro di scuola elementare, in pensione. Da alcuni mesi è tornato a insegnare italiano a una ventina di giovani extracomunitari, sbarcati in Sicilia ad aprile e trasferiti in Friuli.
Infine un riconoscimento per la cittadinanza attiva a Alessandro Acciavatti “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. “Per la sua costante attività sui temi della legalità e della formazione dei giovani alla cittadinanza attiva”. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi Roma Tre. E’ stato promotore di numerose iniziative di educazione alla legalità e di formazione dei giovani alla cittadinanza attiva. Nel novembre 2003, in occasione dell’anno europeo della disabilità, ha svolto una audizione al Parlamento europeo in rappresentanza dell’Italia.