Beni culturali statali in gestione al non profit. Auspichiamo confronto con il Terzo Settore.
Roma. Annunciata mercoledì, dal ministro dei Beni Culturali Franceschini, la firma di un decreto ministeriale che prevede che beni demaniali poco valorizzati, chiusi o da restaurare potranno essere affidati alla gestione di privati non profit.
“E’ senz’altro una buona notizia – dichiara il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo settore, Pietro Barbieri – perché chiamando in causa attivamente quella numerosa fascia di terzo settore che si occupa, per statuto e finalità, della tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, ne legittima le potenzialità. Questo offre poi l’opportunità di arricchire e rilanciare l’offerta culturale del nostro Paese, consentendo l’apertura di monumenti finora rimasti chiusi al pubblico.”
“Nell’apprezzare la scelta del Ministro – prosegue Barbieri – auspichiamo un confronto di merito con l’organismo di rappresentanza del Terzo Settore e con i soggetti che saranno chiamati a prendersi carico di questo ricco – ma complesso – patrimonio statale. Incontro che potrà apportare un ulteriore valido contributo per gestire al meglio i diversi aspetti di questo provvedimento. Un’apertura così importante verso la società civile e l’impegno civico dei cittadini attivi nella gestione di beni comuni non può essere concepita esclusivamente con una procedura interna al MIBACT. Esperienze – anche molto lodate dal Ministro – come quella della Fondazione con il Sud rappresentano un insegnamento da imitare. Speriamo – e vigileremo in tal senso – che non si tratti di un’occasione persa.”