Con il 48° Incontro di Studi intitolato “Giustizia e pace si baceranno” si chiude un ciclo triennale di Incontri. Come ha sottolineato il presidente nazionale Gianni Bottalico: «nel loro settantesimo anniversario le riflessioni sulla riduzione delle disuguaglianze, sulla giustizia e sulla pace ci aiutano ad attrezzare le Acli ad affrontare il futuro perché continui a essere all’altezza della loro storia». (Leggi di più su: http://www.acli.it/i-temi/studi/10236-giustizia-e-pace-si-baceranno-sintesi-dell-incontro-di-studi#ixzz3nrgH9Bdl)

Andrea Casavecchia

Nel 2013 si era partiti con “Abitare la Storia” per offrire un contributo alla riflessione sull’attuale identità delle Acli, chiamate a rispondere ai bisogni delle persone nel presente, per evitare i rischi di raccontare la gloria del passato o di rimanere imprigionati in un’azione sociale datata e arrugginita e, quindi, poco efficace. Nel 2014 siamo andati al centro delle nostre fedeltà con “Il lavoro non è finito”, in modo da poter rilanciare la tradizione di un impegno costante dentro le dinamiche nuove che chiedono la presenza di soggetti sociali capaci di connettere l’economia reale dei territori e delle comunità con le potenzialità delle innovazioni tecnologiche e dei flussi globali, per immaginare uno sviluppo in armonia con la crescita di una buona occupazione e con la custodia del creato.

L’incontro di studi si è svolto tra giovedì 17 settembre e sabato 19 settembre 2015 presso il Teatro Petrarca di Arezzo. Hanno partecipato 476 persone, di cui 400 da 83 province, 11 delegazioni regionali e 4 Paesi europei (Francia, Svizzera, Olanda e Regno Unito); sono intervenuti 21 relatori provenienti dalle università, dalla società civile, dal mondo ecclesiale, bancario, imprenditoriale, politico e della comunicazione.

Nel 2015 il tema ha riguardato la giustizia sociale e le sue implicazioni per una società democratica. Come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel saluto inviato in occasione dell’apertura dell’Incontro: «Il tema è decisivo nel passaggio epocale che stiamo vivendo. Grandi e veloci cambiamenti indotti dalla globalizzazione dei mercati stanno mettendo in discussione i vecchi equilibri e pongono domande assai impegnative alle istituzioni, alle forze sociali, alla cultura. Inedite e straordinarie opportunità di crescita sono offerte ai cittadini. Ma accanto ad esse si manifestano squilibri, ingiustizie pericoli e ne sono drammatica testimonianza le guerre, le povertà vecchie e nuove, le migrazioni dalla fame e dal terrore, lo sfruttamento suicida del territorio e dell’ambiente».

Ci siamo interrogati sulla crescita delle disuguaglianze, cercando di evitare il semplicistico ricorso alla “società degli uguali”, mentre abbiamo voluto evidenziare l’importanza della differenza, perché ognuno possa esprimere le sue potenzialità in una comunità accogliente affinché giustizia e pace si bacino. La peculiarità di individualità differenti mostrano un’unità possibile nell’eterogeneità, come ha illustrato la docente di critica d’arte Cinzia Zanetti, quando ha descritto “The sunflower seeds” l’opera del cinese Ai Wai Wei che attraverso la riproduzione a mano di milioni di semi di girasole in porcellana ha comunicato il rapporto tra singolo e moltitudine.

Proponiamo in quattro punti una sintesi dell'Incontro nazionale che è possibile scaricare anche nel documento allegato:
Fonte: www.acli.it

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